Il Teatro dell’Opera di Roma è stato il palcoscenico scelto per un evento che ha unito diplomazia e arte: la celebrazione della Giornata Nazionale della Romania e l’inaugurazione ufficiale dell’”Anno Culturale Romania–Italia 2026″. La serata ha visto la partecipazione di figure istituzionali di primo piano: l’Ambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancău, il Ministro della Cultura romeno András István Demeter, il Ministro della Cultura italiano Alessandro Giuli e il Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Federico Mollicone.
Nei loro interventi, è stato più volte sottolineato il valore del Partenariato strategico tra Italia e Romania, aggiornato nel 2024, e la centralità della cultura come strumento di dialogo e cooperazione. In particolare, l’Ambasciatore Dancău ha rimarcato l’importanza di celebrare la Giornata Nazionale in un contesto di tale prestigio, annunciando l’avvio dell’Anno Culturale sotto l’Alto Patronato del Presidente della Romania Nicușor Dan e del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, mentre il Ministro Demeter ha evidenziato il carattere storico dell’iniziativa, primo progetto congiunto di questo genere tra i due Paese. Il Ministro Giuli, nel corso del suo intervento, ha poi voluto rendere omaggio al lavoratore romeno Octavian Stroici, vittima del crollo della Torre dei Conti, ricordando la responsabilità condivisa nella tutela del patrimonio culturale, suscitando con le sue parole un lungo e caloroso applauso. il Presidente della Commissione Cultura della Camera Mollicone ha infine invitato le nuove generazioni a farsi protagoniste di un impegno rinnovato nella costruzione di ponti di conoscenza e libertà.

Dopo i saluti istituzionali, la scena è stata affidata alla musica. L’Orchestra dell’Opera Națională București, diretta dal maestro Daniel Jinga, ha offerto al pubblico un programma che ha intrecciato capolavori del repertorio romeno e italiano. Le voci di Anita Hartig, Ruxandra Donose e Ștefan Pop hanno impreziosito la serata, trasformando il concerto in un viaggio emozionale tra due tradizioni liriche che si rispecchiano e si completano.

Davanti a oltre 1.200 ospiti – rappresentanti istituzionali, diplomatici, accademici, esponenti del mondo culturale ed economico e membri della comunità romena – la musica ha reso tangibile il messaggio politico: la cultura come fondamento del dialogo bilaterale e come ponte vivo tra Italia e Romania.

La celebrazione ha confermato la centralità della comunità romena in Italia, definita dall’Ambasciatore Dancău “un ponte vivo tra i due Paesi”. L’Anno Culturale Romania–Italia 2026 si annuncia dunque come un percorso di esperienze autentiche, capace di portare la Romania nei luoghi simbolo della cultura italiana e l’Italia nel cuore della sensibilità romena.

La serata si è conclusa con un brindisi nei raffinati spazi del Teatro dell’Opera di Roma, momento conviviale che ha offerto agli ospiti l’occasione di proseguire il dialogo in un’atmosfera di amicizia e celebrazione. Un gesto simbolico che ha suggellato ulteriormente l’unione tra istituzioni, comunità e cultura, trasformando l’evento in una vera festa condivisa.

