di Inessa Parfjonova*
L’intelligenza artificiale non è più un’opzione, ma una necessità strategica. È con questa consapevolezza che si è svolta oggi la terza edizione dell’evento “Intelligenza Umana, Supporto Artificiale”, promosso da Adnkronos Q&A, nella sede storica del Palazzo dell’Informazione in Piazza Mastai.
L’appuntamento ha riunito esponenti del Governo, Istituzioni, accademici e imprese per un confronto concreto sulle sfide e le opportunità legate all’evoluzione dell’AI, in un contesto competitivo globale che impone oggi scelte rapide ma responsabili.
La mattinata si è aperta con i saluti di Davide Desario, Direttore di Adnkronos, seguiti dalla presentazione della rilevazione Adnkronos a cura dei vicedirettori Fabio Insenga e Giorgio Rutelli. La ricerca ha offerto un quadro aggiornato sulla percezione e sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale in Italia da parte di istituzioni, imprese e cittadini, evidenziando aspettative e timori di fronte a una tecnologia che sta ridefinendo processi produttivi e modelli decisionali.
Un primo approfondimento ha riguardato le scelte strategiche delle istituzioni italiane. Sono intervenuti Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione, Alberto Barachini, Sottosegretario con delega all’Informazione e all’Editoria, Eva Spina, Capo Dipartimento Digitale, Connettività e Nuove Tecnologie del MIMIT, Bruno Frattasi, Direttore generale Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e Mario Nobile, Direttore generale AgID.
I relatori hanno delineato le priorità del Paese in termini di governance tecnologica, infrastrutture e sicurezza digitale, sottolineando l’importanza di un approccio coordinato e lungimirante.
Lo scenario europeo è stato analizzato attraverso il cuore della nuova normativa AI Act, primo quadro regolatorio al mondo sull’uso dell’intelligenza artificiale. Lucilla Sioli, Direttrice AI Office della Commissione Europea, e l’eurodeputato Brando Benifei, co-relatore dell’AI Act, hanno illustrato come le nuove regole influenzeranno competitività, innovazione e tutela dei cittadini.
Il confronto si è poi spostato sul ruolo delle aziende e delle big tech, chiamate a ridisegnare modelli di business e servizi con l’AI al centro. Tra gli intervenuti Giustina Secundo dell’Università del Mediterraneo “Giuseppe Degennaro”, Nicola Mangia di DXC Technology Italia, Flavio Arzarello di Meta, Claudio Bassoli di HPE Italia, Martin Signoux di OpenAI, Hitomi Hamaba di Sony, Tommaso Cohen di Teamsystem e Diego Ciulli, Google. Le loro testimonianze hanno offerto una prospettiva concreta sulle priorità del mercato, tra sviluppo di piattaforme proprietarie ed ecosistemi di sperimentazione.
La sessione conclusiva ha messo in luce l’impatto dell’AI sull’organizzazione del lavoro e sul capitale umano. Gabriele Da Rin (InfoCamere), Federico Chinni (Farmindustria), Mariangela Amoroso (Sanofi Italia), Carla Masperi (SAP), Fabio Momola, Raffaello Napoleone (IT-EX) e Alessandro Moricca (PagoPa) hanno raccontato casi concreti in cui l’AI diventa leva di competitività, innovazione e valorizzazione delle competenze.
L’iniziativa, nel suo complesso, ha dimostrato la volontà di governo, istituzioni, imprese e mondo accademico di interrogarsi su un punto cruciale: l’Italia sta sfruttando appieno le potenzialità dell’intelligenza artificiale? Le scelte attuali saranno sufficienti a porre le basi per un futuro sostenibile e inclusivo? E grazie al format Adnkronos Q&A, ancora una volta il dibattito pubblico si è arricchito di dati, testimonianze e analisi, offrendo spunti concreti per l’azione e per una trasformazione digitale guidata dall’intelligenza artificiale ma, tema non secondario, sempre con l’uomo al centro.
*Ingegnere Informatico
