Si sono conclusi i lavori dell’Assemblea elettiva di CNA Federmoda, l’appuntamento quadriennale dedicato al rinnovo dei gruppi dirigenti. Terminato per ragioni statutarie il mandato di Marco Landi, il timone dell’Unione settoriale della CNA è passato a Doriana Marini, Amministratore unico e socio della società Dienpi S.r.l. di San Benedetto del Tronto, azienda che progetta e realizza accessori moda, lavorazioni, stampe, decorazioni e ricami per abbigliamento, calzature e pelletteria.
Nell’occasione, si è provveduto anche all’elezione dei Presidenti dei Mestieri che compongono CNA Federmoda con la riconferma di Gessica Lombardi per CNA Moda Calzature Pelletterie e Pelliccerie, mentre ad assumere per la prima volta l’incarico di Presidente sono stati chiamati Paolo Pernici per CNA Moda Tessile Abbigliamento, Beppe Pisani per CNA Filiera Moda e Olivia Monteforte per CNA Moda “su misura”, mentre Antonio Franceschini prosegue nel ruolo di Responsabile Nazionale dell’Unione.
I lavori dell’Assemblea di CNA Federmoda sono stati preceduti il 30 settembre dal convegno “Filiere e Territori – Il settore moda, patrimonio economico sociale e culturale del Paese” in occasione del quale è intervenuto il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso che ha dichiarato “La moda italiana è il biglietto da visita del Made in Italy, anche perché vi è una filiera di piccole e medie imprese artigianali che sanno ancora oggi, e sempre di più, creare quell’eccellenza e quella qualità di produzione che ha fatto dell’Italia la fabbrica del lusso nel mondo. Per questo noi siamo in campo, anche a tutelarne la reputazione”. Intervenendo al convegno il Responsabile Nazionale CNA Federmoda, Antonio Franceschini ha ribadito “Il messaggio che vogliamo mandare oggi è quello di salvaguardare la filiera o, meglio, le filiere: quella del tessile e dell’abbigliamento, delle calzature e della pelletteria. Questo perché il Made in Italy gode di tanto successo nel mercato internazionale ed è in grado di competere. Dietro a quelli che sono brand affermati, o comunque marchi presenti sul mercato finale, c’è un tessuto diffuso sul territorio e nei distretti, fatto di tante piccole e medie imprese, all’interno delle quali ci sono le competenze per produrre e rinnovare il Made in Italy“.
Nel suo discorso di insediamento la Presidente Doriana Marini ha evidenziato come il contesto in cui il settore sta operando sia complesso. “Le guerre, i dazi, il fast fashion, le inchieste su fenomeni d’illegalità nella filiera, i consumi in calo, la stretta del credito stanno mettendo a dura prova i nostri distretti ed i mestieri della moda” ha chiosato Marini. Individuando in legalità e sicurezza, tutela della filiera, nuovi mercati, formazione, credito, sostenibilità, innovazione, digitalizzazione, welfare per le PMI ed impegno verso i giovani alcuni dei temi sui quali focalizzare l’attività di mandato.