Alla luce della catastrofe umanitaria in corso a Gaza, noi, membri firmatari della Media Freedom Coalition, esortiamo Israele a consentire l’accesso immediato ai media stranieri indipendenti e a garantire protezione ai giornalisti che operano a Gaza.
I giornalisti e gli operatori dei media svolgono un ruolo essenziale nel mettere in luce la devastante realtà della guerra. L’accesso alle zone di conflitto è fondamentale per svolgere efficacemente questo ruolo. Ci opponiamo a tutti i tentativi di limitare la libertà di stampa e di impedire l’ingresso ai giornalisti durante i conflitti.
Condanniamo inoltre con fermezza ogni forma di violenza nei confronti dei giornalisti e degli operatori dei media, in particolare il numero estremamente elevato di vittime, arresti e detenzioni. Chiediamo alle autorità israeliane e a tutte le altre parti di compiere ogni sforzo per garantire che gli operatori dei media a Gaza, in Israele, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est – sia locali che stranieri – possano svolgere il loro lavoro in modo libero e sicuro. Gli attacchi deliberati contro i giornalisti sono inaccettabili. Il diritto internazionale umanitario offre protezione ai giornalisti civili durante i conflitti armati. Chiediamo che tutti gli attacchi contro gli operatori dei media siano oggetto di indagini e che si proceda contro i responsabili in conformità con il diritto nazionale e internazionale.
Ribadiamo l’appello ad un cessate il fuoco immediato, al rilascio incondizionato dei rimanenti ostaggi, al libero flusso degli aiuti umanitari e ad un percorso verso una soluzione a due Stati, a pace e sicurezza durature.