Con celebrazioni più o meno solenni, molti ucraini si sono ritrovati oggi nelle piazze italiane per festeggiare il giorno dell’Indipendenza nazionale. A Roma la manifestazione più importante si è tenuta in via dei Fori Imperiali: tanti gli ucraini presenti, tra cui l’Ambasciatore in Italia Yaroslav Melnyk che, in prima fila, accompagnato da altri diplomatici di diversi Paesi, ha sfilato con una enorme bandiera gialloblu fino al Colosseo, dove è stato intonato l’inno nazionale.
A Torino, una nutrita comunità si è data appuntamento in Piazza Castello, dove sono andate in scena musiche tradizionali, fra la commozione dei presenti. “Il 1991 – ha osservato Il Console onorario di Ucraina in Piemonte, Dario Arrigotti – è un anno fondamentale per la storia d’Europa. Spero che una ricorrenza come quella di oggi aiuti a superare il qualunquismo e il menefreghismo che purtroppo leggo e sento in questi giorni. Qui è in gioco la democrazia”.
Festeggiamenti importanti si sono tenuti anche a Novara, nella piazza della chiesa del Carmine, dove canti, poesie e discorsi si sono susseguiti per celebrare i 31 anni dall’Atto di dichiarazione d’indipendenza dell’Ucraina e per chiedere la fine della guerra. “Sappiate che, anche a distanza di sei mesi, l’Italia è e sarà sempre al vostro fianco – ha detto il presidente della provincia di Novara Federico Binatti -. Per quanto ci riguarda, come provincia di Novara, con i sindaci e tutti i volontari, continueremo a lavorare per cercare di dare una risposta ai bisogni delle famiglie che sono qui”.
In collegamento telefonico da Torino è intervenuto sempre il console onorario ucraino di Torino, Dario Arrigotti. “Novara è la città in Piemonte che ha accolto più ucraini – ha spiegato, aggiungendo – spero che la maggior parte dei cittadini abbia trovato temporaneamente un rifugio sicuro e un’accoglienza fraterna qui in Italia. La cosa che più di tutto spero però è che le persone che lo desiderano possano tornare nella loro patria”.