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L’Ambasciata britannica ricorda la nuova Autorizzazione Elettronica di Viaggio per il Regno Unito (ETA)

Redazione by Redazione
25 Luglio 2025
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L’Ambasciata britannica ricorda la nuova Autorizzazione Elettronica di Viaggio per il Regno Unito (ETA)
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Dallo scorso 2 aprile i cittadini italiani, di San Marino e del resto d’Europa che si recano nel Regno Unito devono essere in possesso di una Autorizzazzione Elettronica di Viaggio, l’Electronic Travel Authorisation – ETA.

All’apice della stagione estiva, l’Ambasciata britannica in Italia ricorda agli italiani la necessità di dotarsi dell’ETA prima di partire per il Regno Unito.

L’ETA – Electronic Travel Authorisation – non è un visto, bensì un’autorizzazione che ha validità di 2 anni o fino alla scadenza del passaporto a cui è associata, nel caso in cui la validità residua dello stesso al momento dell’emissione dell’ETA sia inferiore a due anni.

L’ETA ha un costo di £16 e può essere ottenuta attraverso i canali ufficiali del governo britannico, scaricando la ‘UK ETA app’ da Google Play o su Apple App Store, o sul sito www.GOV.UK (www.GOV.UK/eta/apply) qualora non si disponga di uno smartphone.

Secondo i primi dati diffusi dall’Home Office di Londra, nel primo mese dall’apertura delle richieste di ETA per i cittadini europei (avvenuta il 5 marzo scorso), gli italiani hanno presentato 147.172 domande. Di queste, 146.615 sono state approvate, pari al 99,6% del totale. Per il restante 0,4%, al momento della rilevazione si contavano 398 domande da ripresentare per vizi formali, 48 casi respinti per motivi incompatibili con il rilascio dell’autorizzazione (come precedenti penali), oltre ad alcuni casi ancora in fase di valutazione.

Dopo Germania (371.226) e Francia (248.597), l’Italia (146.615) è il Paese europeo con il terzo maggior numero di ETA emesse nel primo mese dall’attivazione del servizio. Seguono Olanda (139.410), Spagna (121.157), Polonia (88.000), Belgio (67.384), Svizzera (56.987), Svezia (54.307), Novegia (53.685). Per San Marino, sono state emesse 82 ETA.

Nel ricordare a tutti gli italiani la necessità di dotarsi dell’ETA prima di viaggiare verso il Regno Unito, il Portavoce dell’Ambasciata britannica Pierluigi Puglia ha sottolineato l’importanza di utilizzare i canali ufficiali del governo di Londra, ovvero l’app “UK ETA” e il sito web www.Gov.UK/eta/apply: “Siamo al corrente di diversi utenti che, in seguito a una ricerca generica su internet, si sono affidati a siti web che offrono l’ETA con una maggiorazione significativa del costo, fino a oltre quattro volte superiore al prezzo reale. Ricordiamo pertanto – ha spiegato Puglia – che il prezzo dell’ETA è di 16 sterline e invitiamo i cittadini italiani a farne richiesta tramite l’app ufficiale “UK ETA app” o tramite il sito web del governo britannico, www.GOV.UK/eta/apply”.

Pierluigi Puglia, Portavoce dell’Ambasciata britannica in Italia

ULTERIORI INFORMAZIONI SULL’ETA

L’ETA è un permesso per viaggiare in formato digitale. Non è un visto, ma autorizza una persona a entrare nel Regno Unito.

L’introduzione dell’ETA è in linea con l’approccio adottato da molti altri Paesi per la sicurezza delle frontiere, tra cui gli Stati Uniti e l’Australia, e contribuisce a prevenire l’arrivo di soggetti che rappresentano una minaccia per il Regno Unito.

L’ETA costa 16 sterline (18 euro circa) e consente di recarsi più volte nel Regno Unito per soggiorni fino a sei mesi consecutivi, nell’arco di due anni o fino alla scadenza del passaporto del titolare, a seconda di quale di queste due condizioni si verifichi prima.

Come richiedere un’ETA
Richiedere un’ETA è semplice e veloce. I visitatori dovranno farne richiesta in anticipo. Per informazioni relative all’idoneità per l’ETA e alla modalità di richiesta prima di recarsi nel Regno Unito, consultare il sito GOV.UK.

Il modo più semplice per richiedere un’ETA è attraverso l’applicazione “UK ETA app”, che può essere scaricata da Google Play o Apple App Store. Se non si ha accesso a uno smartphone, si può farne richiesta sul sito GOV.UK (apply on-line).

La maggior parte dei richiedenti otterrà una risposta automatica in pochi minuti tramite l’apposita applicazione UK ETA, pertanto sarà ancora possibile organizzare viaggi nel Regno Unito con poco preavviso.

I visitatori dovranno comunque fare richiesta in anticipo, per cui si consiglia di prevedere un’attesa di tre giorni, anche se questo lasso di tempo è stimato sulla base di un esiguo numero di richieste che potrebbero dover richiedere verifiche supplementari.

Per richiedere un’ETA, è necessario:

Pagare una tariffa
Fornire i propri recapiti e i dati del passaporto
Fornire una fotografia valida, in conformità con le disposizioni per le fotografie digitali consultabili sul sito GOV.UK
Rispondere a una serie di domande
I visitatori devono viaggiare con lo stesso passaporto utilizzato al momento della richiesta dell’ETA.

Come l’ETA contribuisce alla sicurezza delle frontiere del Regno Unito?
I richiedenti ETA forniscono i propri dati biografici, biometrici e di contatto, rispondendo inoltre a una serie di domande. Questo consente di aumentare la nostra conoscenza delle persone che intendono entrare nel Regno Unito e di prevenire l’ingresso di chi potrebbe rappresentare una minaccia.

Cosa succede se non si ottiene un’ETA?
Se una domanda di ETA viene respinta, verrà comunicato all’interessato il motivo del rigetto e questi potrà presentare una nuova domanda.

Se la richiesta per l’ETA viene rifiutata, l’interessato non potrà fare ricorso, e se desidera ancora ottenere il permesso per viaggiare nel Regno Unito dovrà richiedere un visto.

È necessaria l’ETA per chi transita nel Regno Unito? Se sì, perché?
A seguito dei riscontri ricevuti dall’industria aeronautica, il governo britannico ha concordato un’esenzione temporanea (dall’obbligo di richiedere un’ETA) per i passeggeri che transitano nell’area Transiti degli aeroporti e che, pertanto, non passano attraverso il controllo di frontiera del Regno Unito. L’esenzione sarà tenuta sotto esame e potrà essere modificata in futuro.

I passeggeri che transitano nel Regno Unito attraversando il controllo delle frontiere dovranno continuare a richiedere un’ETA, qualora richiesto per la loro nazionalità.

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