In occasione della Festa Nazionale di Monaco e del 150.imo Anniversario della fondazione della Rappresentanza diplomatica monegasca in Italia, l’Ambasciata del Principato ha aperto ieri sera le sue porte per un ricevimento di straordinaria raffinatezza. Un evento che ha saputo coniugare diplomazia, celebrazione storica e autentico spirito monegasco.
Tra gli eleganti spazi della sede diplomatica, nel quartiere Parioli, ospiti d’eccezione hanno potuto vivere un’esperienza immersiva fatta di musica dal vivo, conversazioni internazionali e un buffet impeccabile. Il Trio Jazz dell’Orchestra dei Carabinieri del Principe ha aperto la serata con un’originale interpretazione degli inni nazionali, portando con sé “un po’ del Palazzo di Monaco”, come ha sottolineato l’Ambasciatrice Anne Eastwood.

“Quest’anno – ha spiegato la diplomatica nel suo discorso di benvenuto – questo ricevimento riveste un carattere eccezionale poiché commemoriamo contemporaneamente i centocinquant’ anni di esistenza della nostra rappresentanza diplomatica in Italia. Sono particolarmente riconoscente alle alte autorità italiane per l’onore di essere al nostro fianco per questa occasione così speciale”, ha aggiunto, sottolineando “l’amicizia, il rispetto reciproco e la visione condivisa dell’Europa, del Mediterraneo e del mondo” che uniscono Monaco e Italia da oltre un secolo. “Nel tempo – ha spiegato l’Ambasciatrice – le nostre relazioni non hanno cessato di rafforzarsi e diversificarsi. Oggi trovano espressione in molteplici forme: nei nostri scambi economici, nelle nostre partnership scientifiche e ambientali, nelle nostre collaborazioni nei settori della cultura, dello sport, della sanità o dell’istruzione. Si traducono anche in una comunità monegasca e italiana profondamente unita e in solide amicizie instaurate nel corso delle generazioni”.
Nel suo intervento, Anne Eastwood ha ricordato poi con emozione che nella stessa data si celebravano anche i vent’anni di Regno di S.A.S. il Principe Alberto II, il quale ha fatto giungere ai presenti un suo messaggio toccante. “Ora che questa missione, elevata al rango di Ambasciata nel 1982, celebra i suoi centocinquant’anni – ha sottolineato il Sovrano – so di poter contare sul mio Ambasciatore e sui suoi collaboratori per continuare a incarnare, presso un Paese vicino così caro alla nostra storia, le stesse qualità di costanza, compostezza e dedizione che hanno guidato i suoi primi passi, per rendere sempre più dinamico e vivace il rapporto di amicizia e vicinanza che ci lega all’Italia”.

Numerose autorità e membri del corpo diplomatico hanno risposto all’invito dell’Ambasciata, sfidando le temperature romane, per rendere omaggio a una relazione bilaterale eccezionale. Tra loro, il Ministro monegasco degli Affari Sociali e della Salute, Christophe Robino, insignito della Stella d’Italia per il suo impegno verso la comunità italiana, che ha preso la parola per conto del Governo del Principato, il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri Giorgio Silli, i parlamentari Giulio Centemero, Giovanni Berrino, Roberto Bagnasco e Giorgio Salvitti, il Presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso, il Nunzio Apostolico Petar Rajic, il Generale della Guardia di Finanza Vito Giordano e il Capo della Divisione Relazioni internazionali della DIA, Colonello Paolo Storoni.

La serata ha saputo fondere protocollo e calore, musica e memoria, classe e partecipazione.

Un’occasione per riaffermare l’intensità del legame tra Monaco e l’Italia, un legame che continua a scrivere la sua storia, anche sulle note jazz di un inno cantato per la prima volta all’estero, sotto il cielo di Roma.