“Cittadinanza italiana iure sanguinis tra diritto costituzionale, diritto eurounitario e interventi legislativi”: questo il titolo del Convegno, promosso da Natitaliani, che
si è tenuto lo scorso 29 maggio, nellala Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati.
L’evento ha registrato una partecipazione numerosa anche grazie alla preziosa partecipazione di esperti sul tema e rappresentanti istituzionali, confermando il grande interesse verso un tema che riguarda oggi milioni di italiani all’estero.
Al centro del dibattito, le implicazioni giuridiche, costituzionali ed europee derivanti dalla recente approvazione del Decreto-Legge n. 36/2025, convertito in Legge n. 74 del 23 maggio 2025.
Nell’occasione, i relatori hanno analizzato con rigore scientifico l’impatto della nuova normativa, anche alla luce della prossima pronuncia della Corte Costituzionale attesa per il 24 giugno 2025 e della recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. I lavori non si sono limitati a denunciare l’approccio ritenuto punitivo del provvedimento approvato dalla maggioranza di Governo, ma hanno anche approfondito le sue implicazioni giuridiche, offrendo chiavi di lettura e prospettive di tutela derivanti dalla sua applicazione.
Grazie agli interventi di autorevoli docenti universitari, provenienti da atenei italiani ed europei, sono stati forniti strumenti analitici fondamentali per comprendere il contesto attuale, le ricadute delle scelte legislative del Governo e le conseguenze potenziali, anche in termini amministrativi, economici, sociali e demografici.
La Vicepresidente di Natitaliani, Claudia Antonini, che ha moderato i lavori, ha guidato un confronto stimolante e costruttivo, sottolineando come la difesa dei diritti degli italiani nati all’estero sia solo all’inizio, annunciando che l’Associazione, in tutte le sedi competenti, impugnerà la Legge 74/2025 – frutto di quello che è stato definito “decreto della vergogna” – denunciandone i profili di incostituzionalità e illegittimità. La Vicepresidente ha inoltre evidenziato la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica tutta sulle gravi conseguenze della norma, che non penalizza solo gli italiani nati all’estero, ma che impatta anche sulle centinaia di migliaia di giovani generazioni che ogni anno emigrano in cerca di migliori opportunità in Europa e nel mondo.
Per l’importante occasione di confronto, Natitaliani ha ringraziato il promotore dell’incontro, Avv. Marco Mellone, il Segretario di Presidenza On. Stefano Vaccari, gli onorevoli Fabio Porta e Christian Di Sanzo per i loro interventi, nonché i prestigiosi relatori, ovvero la Prof.ssa Roberta Calvano (Università La Sapienza), il Prof. Alfonso Celotto (Università Roma Tre), il Prof. Nicola Brutti (Università di Padova), il Prof. Giovanni Bonato (Université Paris Nanterre), il Prof. Michele Carducci (Università del Salento), il Prof. Giacomo Di Federico (Università di Bologna).

Ringraziamento esteso anche al numeroso pubblico, presente sia in sala che in collegamento da remoto, il cui contributo ha reso l’iniziativa un vero successo.
In chiusura dei lavori Natitaliani ha confermato il proprio impegno a promuovere un dibattito aperto e approfondito su tematiche ritenute cruciali per il futuro democratico del Paese. Gli atti del convegno e una sintesi delle relazioni saranno resi disponibili su richiesta per tutti gli interessati col “fine di favorire concretamente – si legge in una nota – lo sviluppo di una cultura della cittadinanza più inclusiva, consapevole e accessibile a tutti”.