“Questo 14 luglio, festa nazionale francese, si colloca in un momento storico molto particolare. Dopo la forma dei trattato del Quirinale e il termine della presidenza francese nel Consiglio europeo, i rapporti fra Italia e Francia non sono mai stati così forti. Ci attende un comune futuro di grandi sfide”: così l’ambasciatore francese Christian Masset al ricevimento ufficiale organizzato a Palazzo Farnese a Roma.
Davanti a una nutrita platea di diplomatici, autorità politiche e civili, personalità di spicco del mondo della cultura, l’ambasciatore ha lanciato un appello all’unità internazionale di fronte alla più urgente e complessa delle sfide, rappresentata dalla guerra in Ucraina. “Il 24 febbraio l’aggressione della Russia all’Ucraina, non provocata e ingiustificata, ci ha trascinato in un’altra epoca. Ha violato le frontiere, il diritto internazionale, i nostri valori, l’ordine di tutto un continente e anche del mondo intero. La guerra è tornata in Europa. Bucha, Irpin, Mariupol, Borodianka, Gorenka, Kharkiv. Tante vite spezzate, tanti bambini uccisi, tanti futuri rubati e distrutti dalla guerra. La dignità umana negata”, ha sottolineato Masset, sul palco assieme all’Ambasciatore Sequi, segretario generale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
“Le scosse di questo terremoto si sono allargate al mondo intero. La crisi energetica, l’inflazione che impoverisce, le carestie, lo spettro della fame. Dai nostri vicini in Africa, nel Medio Oriente, ma anche in Asia e nel Sud America, la guerra russa ha creato gravissimi problemi economici, mentre il mondo si stava riprendendo dall’epidemia di coronavirus”. Quindi, ha concluso l’ambasciatore nel suo discorso “dobbiamo oggi restare uniti per fermare questa guerra”, perchè “ci ritroviamo in un interregno, come un passaggio tra due situazioni, dove dobbiamo sapere se stiamo cadendo o se siamo in grado di costruire un nuovo percorso. Si tratta di un momento speciale, in cui Italia e Francia condividono il senso della loro responsabilità”.
Curiosità del ricevimento di quest’anno è che per la prima volta gli ospiti della festa nazionale francese dell’Ambasciata hanno potuto ammirare al suo interno tutte le bellezze di Palazzo Farnese, accedendo anche ai piani superiori dello storico edificio nel cuore di Roma, massima espressione dell’architettura rinascimentale cinquecentesca.