Secondo quanto riportato dall’ANSA, la Procura della Repubblica dell’Aquila ha trasmesso all’Ambasciata tedesca in Italia la sentenza definitiva della Corte d’Appello per la prima tranche di risarcimenti relativi all’eccidio di Pietransieri.
A darne notizia è Lucio Oliveri, uno dei legali che ha curato l’iter giudiziario.
“La sentenza che ha quantificato i risarcimenti è ormai divenuta esecutiva. Il provvedimento è stato formalmente trasmesso all’Ambasciata tedesca, che ora dovrà procedere alla presa d’atto. Tempo qualche giorno e i parenti delle vittime potranno cominciare a compilare i moduli per richiedere i tanto attesi risarcimenti” spiega l’avvocato. Agli eredi delle 128 vittime andranno 15 milioni di euro.
L’eccidio di Pietransieri, frazione di Roccaraso (L’Aquila), costò la vita a 128 civili inermi, che il 21 novembre 1943 furono trucidati nel bosco dei Limmari dai soldati nazisti per il sospetto che la popolazione civile sostenesse i partigiani. Morirono 60 donne, 34 bambini con meno di 10 anni e molti anziani. Nel 2017 il Tribunale di Sulmona aveva condannato la Germania al risarcimento di 1 milione e 600 mila euro nei confronti del Comune di Roccaraso e di circa 5 milioni da versare agli eredi delle vittime dell’eccidio. Nella piccola frazione c’è ancora una superstite di quell’orrore, Virgilia Macerelli, che oggi ha 87 anni.
Al momento i risarcimenti sono stati riconosciuti solo per il Comune di Roccaraso e per una parte delle famiglie delle vittime. I giudici della Corte d’Appello avevano quantificato i risarcimenti dopo il via libera della Corte di Cassazione che, a fine novembre 2024, aveva deciso che “le richieste di risarcimento possono essere evase anche in maniera individuale e non per forza collegiale”.
Intanto 91 cittadini hanno dato vita al nuovo fronte giudiziario, ritenendo che ci sarebbero “morti di serie B” esclusi dagli elenchi ufficiali. A curare i nuovi ricorsi sono gli avvocati Aldo Di Ianni e Cristian Rucci.