La giornata di venerdì del Festival Internazionale della Geopolitica europea si è aperta con l’intervento di Luigi Brugnaro, sindaco della Città di Venezia, intervistato dalla giornalista Elisa Billato, caporedattrice di Rai Veneto.
Nel corso dei lavori, il primo cittadino ha affrontato numerosi temi di grande attualità, partendo da un evento di cronaca: il matrimonio imminente di Jeff Bezos. Secondo il sindaco, la scelta non è casuale: Venezia è una città unica al mondo che attira ambasciatori, diplomatici e personalità influenti. Venezia, infatti, non è solo una città romantica e storica, ma un crocevia culturale e commerciale fin dall’antichità. La sua storia testimonia il passaggio e l’incontro di popoli, idee e innovazioni, ed è proprio questa vocazione internazionale che continua ad attrarre visitatori e investimenti da tutto il mondo.
Brugnaro ha colto l’occasione per riflettere anche sul futuro dell’Italia e sul problema che molti giovani si trovano ad affrontare oggi: restare nel Paese o cercare opportunità all’estero. Secondo il sindaco, per convincere i giovani a rimanere bisogna migliorare la qualità della vita in Italia, cambiando ciò che non funziona e soddisfacendo i bisogni di tutti. Diviene fondamentale creare le condizioni che garantiscano un futuro sostenibile e dignitoso per le nuove generazioni.
Altro tema centrale affrontato è quello dei dazi e del protezionismo introdotto negli ultimi anni dagli Stati Uniti. Brugnaro ritiene che ci stiamo avvicinando a un cambiamento epocale, con un possibile ridimensionamento del ruolo protettivo della NATO e una conseguente necessità per i Paesi europei di aumentare le proprie spese militari. La sicurezza non può limitarsi a quella fisica: è altrettanto importante investire nella cybersicurezza e nell’indipendenza tecnologica, settori in cui l’Italia ha il potenziale per diventare protagonista, se saprà aprirsi a nuovi mercati senza temere la competizione internazionale.
In questo contesto, Brugnaro ha approfondito il tema energetico e dell’innovazione, criticando le limitazioni politiche che impediscono lo sviluppo della fissione nucleare in Italia, costringendo a portare la sperimentazione all’estero nonostante i brevetti siano italiani. Come esempio positivo ha citato con orgoglio il primo (e attualmente unico) distributore fisso di idrogeno in Italia, situato a Mestre, nel quartiere di San Giuliano. L’idrogeno, secondo Brugnaro, rappresenta una risorsa strategica per il futuro: è un buon accumulatore di energia elettrica e, grazie al suo peso ridotto, può essere utilizzato su vari mezzi di trasporto contribuendo alla riduzione dell’uso di batterie inquinanti.
Il sindaco infine ha analizzato il tema delle migrazioni, definendolo un problema epocale. L’Occidente, ha detto, fatica ad accogliere nuovi individui per limiti strutturali e temporali. Tuttavia, la risposta non può essere l’isolamento o l’estremismo. “È necessario ascoltare tutte le voci, dialogare e lavorare insieme per garantire libertà, sicurezza e benessere. Ogni governo ha il dovere di assicurare queste condizioni ai propri cittadini, soprattutto ai più giovani”, ha concluso il sindaco di Venezia.
L’Italia deve recuperare fiducia nelle proprie capacità, investire sull’innovazione, sulla cooperazione e sulla cultura, riscoprendo il proprio ruolo nel mondo senza chiudersi in sé stessa.
Dopo l’intervento del Sindaco, i lavori del Festival sono ripresi con un panel dedicato alla “Ricostruzione politica ed economica al termine degli attuali conflitti e il ristabilimento del libero commercio e della navigazione internazionale”, con gli interventi di Giuseppe Schivardi, Contrammiraglio, Direttore Centro Studi Militari Marittimi di Venezia; Paolo Casardi, Ambasciatore e Co-Presidente Circolo Studi Diplomatici; Vincenzo Marinese, Vice Presidente nazionale Confindustria e presidente della Fondazione Venezia e Raffaele Speranzon, Senatore della Commissione Affari Esteri del Senato della Repubblica, moderati dal giornalista Ettore Guastalla.