Si è tenuto ieri, nella sede di Confindustria Molise, l’incontro con l’ambasciatore del Messico in Italia Carlos Eugenio Garcia de Alba Zepeda. A fare gli onori di casa è stato il vicepresidente Mauro Natale. «Cosa avranno in comune il Messico e il Molise – ha esordito Natale – Un grande Paese di collegamento tra il nord e il sud America e una regione cerniera tra nord e sud dell’Italia, per di più la più piccola in Italia, dopo la Valle d’Aosta? Abbiamo in comune il desiderio di crescita e sviluppo: sia noi che voi siamo passati dall’essere un territorio basato su un’economia agricola a territorio con una significativa presenza industriale. Entrambi i nostri Paesi di appartenenza hanno colto l’occasione di svilupparsi nella metà del secolo scorso, quando fermenti di globalizzazione portarono la società messicana ad aprirsi al progresso economico e tecnologico. Lo stesso è successo per la nostra piccola regione. A metà degli anni Settanta del secolo scorso – ha proseguito il vicepresidente Natale – iniziarono ad approdare importanti stabilimenti industriali multinazionali o multiterritoriali: il più importante, la Fiat. Ma tante altre imprese che contribuirono a determinare un cambiamento epocale nella struttura economica del Molise. Grazie a questo significativo processo di industrializzazione, oggi siamo quel che siamo: territorio il cui PIL cresce soprattutto grazie alle medie e grandi imprese, realtà in grado di offrire occupazione e creare il vero sviluppo».
«Con circa 130 milioni di abitanti, il Messico è la seconda economia in America Latina, la 15esima potenza economica mondiale e rappresenta il secondo partner commerciale dell’Italia nel continente americano. L’Italia è il terzo partner del Messico nella Unione europea e conta circa 1600 imprese nel territorio messicano». Con queste parole l’ambasciatore Alba ha salutato gli industriali molisani. Affabile, spigliato, elegante e accattivante, il diplomatico, che ha già visitato 15 regioni, ha invitato gli imprenditori molisani a valutare il suo Paese come meta di investimenti e di business.
«Ci sono molti spazi da esplorare, il mercato messicano è una destinazione che molti imprenditori italiani dovrebbero prendere in considerazione per i loro prodotti (…) Investire e produrre in Messico e poi magari esportare negli Stati Uniti e in Canada, grazie al rinnovato accordo di libero scambio che abbiamo in essere, sarebbe per voi una grande opportunità, perché il dazio doganale sull’export tra Messico e questi due Paesi è zero. Siamo uno Stato democratico e aperto a ogni tipo di investimento, anche quello più piccolo».