Concerti, restituzioni d’oggetti d’arte, album di ricordi, conferenze. Sono alcune delle iniziative del nutrito calendario di iniziative allestito dall’Ambasciata del Messico in Italia, per celebrare i cento anni dalla firma dell’atto d’acquisto del palazzo che ospita la rappresentanza diplomatica a Roma. Un “esercizio di diplomazia pubblica” che durerà tre giorni, pensato per “esprimere la lunga amicizia tra Italia e Messico, un volerci bene non solo a parole ma anche coi fatti”, ha detto l’ambasciatore Carlos Garcia de Alba, presentando l’iniziativa. Il primo mattone sarà posto lunedì 27, a Città del Messico, con la presentazione del francobollo commemorativo del centenario. L’evento – alle 16 ore locali, le 23 in Italia – sarà introdotto dalla direttrice generale delle Poste del Messico, Rocio Barcena Molina, dalla sottosegretario agli Esteri, Carmen Moreno Toscano, e dall’Ambasciatore d’Italia in Messico, Luigi De Chiara. Da Roma, interverrà l’ambasciatore Garcia de Alba.
Densa di iniziative la giornata di venerdì 1 luglio. In mattinata, il “Salon dorado” dell’Ambasciata ospiterà un’attesa cerimonia “bilaterale” di restituzione dei beni culturali di valore storico. L’Italia consegnerà al Messico trenta reperti archeologici recuperati da quattro diverse città, riconosciuti come autentici dalle autorità del paese nordamericano. E il Messico – “per la prima volta nella storia”, assicura Garcia De Alba – restituirà patrimonio culturale all’Italia: si tratta di 1271 documenti dell’archivio Ettore Ferrari, scultore, politico e docente romano, autore – fra la altre cose – della statua di Giordano Bruno che si trova nella famosa piazza di Campo de’ fiori, a Roma. Per l’occasione, saranno presenti il ministro italiano della Cultura, Dario Franceschini, il direttore dell’Archivio centrale dello Stato, Andrea De Pasquale, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, e il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri per la tutela del Patrimonio culturale, il generale Roberto Riccardi, con cui il Messico ha sul tema una attiva collaborazione da tempo. Atteso anche un messaggio video della ministra della Cultura del Messico, Alejandra Frausto Guerrero.
Dopo la consegna dei reperti, alle 11, si inaugura la Mostra storica, fotografica e documentale dell’Ambasciata: immagini dei progetti dell’edificio, foto d’epoca e scatti più recenti, nonché documenti storici che testimoniano a vari livelli la vita della sede diplomatica. “Sarà l’occasione per scoprire uno spaccato molto interessante”, ha detto l’ambasciatore ricordando che l’edificio doveva in un primo momento essere venduto a una famiglia romana ed è stato quindi riadattato a sede diplomatica e residenza. Non potrà mancare la copia del contratto d’acquisto, datata 2 luglio 1922, otto mesi prima che la delegazione messicana facesse realmente ingresso. Subito dopo si inaugura anche la galleria degli ex ambasciatori messicani arrivati in Italia da quando – nel 1874 – si sono stabilite le relazioni diplomatiche. La squadra dell’ambasciata è riuscita a recuperare ben 37 foto dei 39 titolari sin qui succeduti nella sede. A seguire, l’ambasciatore del Messico presso la Santa Sede, Alberto Barranco, terrà una conferenza per illustrare luoghi, simboli e tracce del Messico a Roma.
Alle 16 del venerdì, la cerimonia si sposta nel giardino dell’Ambasciata, da poco tirato a lucido, in tempo per inaugurare la targa del centenario, alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, del sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, e del sottosegretario agli Esteri del Messico, Moisés Poblano. Alle 17, torna il tempo delle memorie, con una tavola rotonda degli ex ambasciatori del Messico in Italia: “sette, tanti quanti sono quelli italiani in Messico”, osserva Garcia De Alba, che modererà l’evento. Alcuni saranno presenti in sede, altri da remoto e altri ancora invieranno un messaggio video. Particolare sarà anche il contributo di tre figli di ambasciatori, tra cui – da remoto – Juan Manuel Gomez Robledo, attualmente rappresentante alterno del Messico alle Nazioni Unite. La giornata si chiude con un incontro musciale, tra la banda della polizia di Roma e i Mariachi Romatitlan.
La giornata conclusiva, sabato 2 luglio, si apre alle 11 con l’inaugurazione del “giardino del centenario”, curato dalla console onoraria del Messico a San Marino, Mara Verbena. A seguire verrà presentata ufficialmente la scultura “Agave resplandeciente grande”, di Chelita Zuckermann, artista messicana che dal 2006 vive in Italia. In chiusura, la conferenza dedicata all’architetto Adamo Boari, figura poco nota nello Stivale ma di grande rilievo nella cultura messicana e per la vita della sede diplomatica. Il ferrarese ha firmato alcuni palazzi iconici in Messico, come il Palazzo delle Poste, la facciata esterna del Palazzo delle Belle Arti, a Città del Messico. A lui, rivela l’ambasciatore, si deve inoltre la felice conclusione dell’arbitrato che permise, al termine di un contenzioso economico, di far consegnare le chiavi della sede alla delegazione diplomatica. Gran finale alla Casa del Jazz, alle 21.15, per un concerto del musicista e compositore messicano Israel Varela.