L’Ambasciata della Repubblica Ceca a Roma e il Centro Ceco Roma, in collaborazione con la Eleutheria Foundation di Praga, hanno organizzato ieri a Roma, nella Sala della Protomoteca del Campidoglio, una speciale serata ceco-italiana durante la quale è stato presentato il libro “Gli Italiani nelle Terre Boeme”. Il nuovo progetto editoriale realizzato da Eleutheria con la collaborazione dell’Ambasciata d’Italia a Praga è stato illustrato dal presidente della Fondazione Eleutheria, Francesco Augusto Razetto. Nel corso della serata, alla quale sono intervenute numerose autorità tra cui l’Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Ceca Mauro Marsili, l’Ambasciatore della Repubblica Ceca in Italia Jan Kohout e il presidente della Sezione Bilaterale di Amicizia con la Repubblica Ceca del Parlamento italiano Onorevole Nazario Pagano, sono stati eseguiti anche dei brani di musica barocca a cura del trio composto da Davide Pozzi (clavicembalo), Laura Scipioni (violino barocco) e Jakub Kydlíček (flauto).
Il volume, edito in lingua ceca e italiana con l’accompagnamento di un vasto apparato fotografico, è stato curato da Francesco Augusto Razetto, Ottaviano Razetto, Flavio Mela e Genny Di Bert, con l’obiettivo di approfondire attraverso gli studi e le testimonianze di numerosi specialisti i rapporti storici e artistici tra l’Italia e la Repubblica Ceca. L’opera, con un’introduzione dello storico Franco Cardini, illustra i primi contatti italiani con le terre boeme nel X secolo, per continuare fino ai giorni nostri sotto il segno dell’amicizia tra i due Paesi, in quella che secondo l’Ambasciatore Marsili può essere considerata una delle prime forme di integrazione culturale che l’Europa abbia sperimentato. Dall’arte all’architettura, dalla musica alla letteratura, il libro rivela come numerosi tesori materiali e immateriali del paesaggio culturale ceco sono direttamente connessi con l’Italia grazie all’afflusso di architetti, muratori, scalpellini e maestri d’arte in genere, oltre che di letterati, scienziati ed artisti, che dalla Penisola hanno voluto applicare la loro maestria in quest’area europea. All’interno del libro uno specifico approfondimento è dedicato alla “Congregazione Italiana di Praga”, fondata nel 1573 e attiva fino al 1947, la cui memoria storica è ancora tangibile negli edifici della cappella manierista della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, nella centralissima via Karlova, e dell’ex-Ospedale italiano di Malá Strana, oggi sede dell’ Istituto Italiano di Cultura di Praga.