I legami di lunga data, strategici e reciprocamente vantaggiosi della Royal Commission for AlUla (RCU) con le principali istituzioni culturali italiane sono stati notevolmente ampliati e rafforzati grazie alla firma di nuove partnership.
In particolare, i nuovi accordi di RCU sono stati siglati con due dei più importanti enti italiani che si occupano di storia, patrimonio e conservazione, ovvero la Direzione generale Musei con sede a Roma e il Parco Archeologico di Pompei, che conserva una città rimasta per secoli sotto le ceneri dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., e si basano su un’eredità duratura di cooperazione, condivisione di conoscenze e sviluppo di competenze tra AlUla, Arabia Saudita e Italia.
Radicati nell’eredità dell’antica Via dell’Incenso, i legami tra l’Arabia Saudita e l’Italia hanno celebrato lo scorso anno i primi 90 anni di relazioni intergovernative e diplomatiche ufficiali. L’ampia e diversificata natura delle relazioni tra AlUla e l’Italia continua dunque a costruire legami che spaziano tra archeologia, gastronomia e architettura.
E la recente visita del Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ad AlUla ha consolidato ulteriormente il partenariato italo-saudita, per segnare una nuova era di cooperazione culturale tra Paesi e destinazioni, con una visione condivisa. Nel corso della visita, il Premier Meloni e la delegazione italiana hanno visitato alcuni dei luoghi di interesse culturale di AlUla, tra cui il sito di Hegra, patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Negli ultimi anni la partnership italo-saudita si è sviluppata con molteplici iniziative, come l’accordo con Slow Food, il gemellaggio di AlUla con l’antica città di Matera e i legami con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), che ha realizzato un’affascinante mostra di reperti provenienti da diversi siti archeologici italiani, tra cui Pompei ed Ercolano, a Maraya, l’iconico edificio a specchi di AlUla disegnato dallo studio milanese Giò Forma, che ha realizzato anche l’hotel The Chedi Hegra.
“AlUla e Pompei sono, in un certo senso, partner fin dalla storia antica delle nostre civiltà – sottolinea Abeer AlAkel, ACEO di RCU, aggiungendo – stiamo rivitalizzando la nostra partnership per portare nel mondo nuovi modelli di conservazione, gestione e interpretazione del patrimonio antico. Entrambe le parti sono desiderose di collaborare sulla scena internazionale, mostrando una leadership ambiziosa nella promozione del turismo sostenibile. La nostra partnership con la Direzione generale Musei – spiega Abeer AlAkel – amplia la portata della nostra cooperazione e si configura con un approccio interdisciplinare e di costruzione della conoscenza. Con l’impegno comune di proteggere i tesori culturali per le generazioni future, lavoreremo insieme per progettare e creare nuovi beni, modelli ed esperienze culturali”.
“La Direzione generale Musei – commenta il prof. Massimo Osanna, Direttore Generale della Direzione generale Musei – accoglie con grande entusiasmo questa partnership strategica che testimonia l’ambizione e la capacità del Sistema Museale Nazionale di operare come un soggetto unico e coerente sul panorama internazionale. Come spesso sottolineato, i progetti di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale, per essere realmente efficaci, devono fondarsi su una rigorosa attività di ricerca e sull’ampliamento delle conoscenze. Questo protocollo, infatti, si basa sullo scambio e sulla condivisione di esperienze e competenze, elementi fondamentali per favorire un arricchimento reciproco. Ancora una volta – conclude Osanna – la cultura si rivela un ponte tra i popoli, consolidando il legame tra due Paesi accomunati dall’eredità di culture millenarie”.
Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Pompei aggiunge: “Pompei è sempre stata un laboratorio per l’archeologia del futuro. In questi anni, abbiamo iniziato a esplorare in modo più specifico il rapporto tra archeologia, agricoltura, sostenibilità, tradizioni locali e sviluppo sociale, culturale ed economico. Siamo felici di vedere che l’approccio innovativo di Pompei è apprezzato a livello internazionale e siamo molto contenti di avere in AlUla un partner straordinario con cui condividere e sviluppare nuove prospettive per la conservazione, la ricerca e l’accessibilità del patrimonio unico di questi siti e dei paesaggi culturali di cui fanno parte”.
L’ecosistema di partnership italiane di AlUla, in continua evoluzione e maturazione, è perfettamente in linea con gli obiettivi a lungo termine del piano Vision 2030 del Regno per uno sviluppo sostenibile e una collaborazione internazionale nei settori del turismo, della cultura e non solo.