Volge al termine la Missione in Italia della stimatissima Ambasciatrice della Repubblica d’Armenia Tsovinar Hambardzumyan, in servizio a Roma dall’1 giugno 2020, che proseguirà la sua carriera diplomatica a Sofia, dopo esser stata nominata, con decreto presidenziale, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario presso la Repubblica di Bulgaria.
Tanti gli attestati di stima oggi per la diplomatica, a conferma delle grande qualità del lavoro diplomatico espresso. Primo Capo Missione dell’Armenia in Italia, nella storia delle Relazioni fra i due Stati, a continuare il suo lavoro come Ambasciatore dopo l’esperienza a Roma, al momento di lasciare la Capitale, Tsovinar Hambardzumyan ha affidato i suoi saluti a un lungo messaggio rivolto ad amici e connazionali.
Di seguito il testo.
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Cari amici,
desidero comunicarvi che dopo quattro anni, il mio servizio come Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica d’Armenia in Italia (con accreditamento anche a Malta, San Marino, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura e l’Organizzazione Mondiale per l’Alimentazione) sta per volgere al termine. Continuerò il mio servizio nella Repubblica di Bulgaria come Ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Repubblica di Armenia.
Penso che siate d’accordo con me sul fatto che questo periodo è stato molto difficile sia per la pandemia che per le sfide alla sicurezza che l’intera umanità ha dovuto affrontare, ed è stato particolarmente difficile per l’Armenia e il popolo armeno.
Forse in condizioni geopolitiche più favorevoli si sarebbe potuto fare di più, tuttavia ritengo doveroso riassumere brevemente il lavoro principale svolto in questi anni.
Ci sono state due visite presidenziali: per la prima volta nella storia delle relazioni bilaterali nell’ottobre 2021 si è svolta una visita di Stato in Italia del Presidente della Repubblica d’Armenia Armen Sarkissian e due anni dopo, nel luglio 2023, il Presidente armeno Vahagn Khachaturyan ha compiuto una visita di lavoro a Roma.
A questo bisogna aggiungere anche una lunga serie di visite reciproche a livello ministeriale.
Hanno avuto luogo scambi ad alto livello tra organi giudiziari a livello di Presidenti delle Corti di Cassazione dei due Paesi, procuratori generali, procuratori generali militari, presidenti e vicepresidenti del Consiglio Superiore della Magistratura.
Numerose sono state le visite ad alto livello e gli incontri tra i legislatori dei due Paesi, tra i presidenti e vicepresidenti dei due parlamenti, i presidenti e i membri delle varie commissioni. Dopo quasi due anni di efficace collaborazione nel 2022 si è concluso il programma del gemellaggio tra i due Parlamenti. Nel maggio 2024 è stato firmato un protocollo di collaborazione tra l’Assemblea Nazionale dell’Armenia e la Camera dei Deputati italiana inteso a dare ulteriore slancio alle relazioni interparlamentari.
Si sono svolte diverse audizioni parlamentari, tre al Senato e una alla Camera dei Deputati, con la partecipazione dell’Ambasciatore dell’Armenia riguardanti le attualità dell’Armenia e dell’Artsakh.
Progressi tangibili sono stati registrati anche nel campo delle relazioni economiche. Il fatturato commerciale tra Armenia e Italia è aumentato circa del 20% ogni anno, superando la soglia dei 420 milioni alla vigilia del 2024. Anche gli investimenti italiani in Armenia sono aumentati significativamente, principalmente nei settori dell’energia, delle infrastrutture, del tessile e dell’edilizia.
Negli ultimi 10 anni le società italiane (IRD engineering e GP engineering) hanno realizzato grandi progetti infrastrutturali in Armenia, in particolare nella progettazione di tunnel, ponti e strade.
E stato inaugurato il Consolato Onorario della Repubblica d’Armenia in Bari, con circoscrizione nella Regione Puglia.
Oggi sono operativi una ventina di voli settimanali diretti tra Yerevan e Roma, Venezia e Milano, il che favorisce il turismo, le attività imprenditoriali, i contatti tra le persone.
È stata intensificata la cooperazione con le regioni e i comuni italiani. Durante la guerra dei 44 giorni e nel periodo successivo, circa 50 regioni e comuni italiani hanno espresso il loro sostegno all’Armenia e all’Artsakh con vari documenti.
Nell’ambito della visita ufficiale del sindaco di Jerevan Tigran Avinyan è stato firmato l'”Accordo di amicizia e cooperazione tra Jerevan e Roma”.
Negli ultimi quattro anni sono stati negoziati e siglati circa due dozzine di Accordi nei vari settori importanti che hanno rafforzato la cooperazione tra i due Paesi.
Per la prima volta è stato istituito un insegnamento di Lingua e Cultura armena presso l’Università La Sapienza di Roma. Numerosi convegni di studi armeni si sono svolti a Roma, Venezia, Napoli, Bologna, Ravenna, Udine e in altre città.
Sono stati pubblicati numerosi volumi sulla storia, sulla cultura, sulla comunità armena, sul genocidio armeno, sulla questione del Nagorno Karabakh. Tre volumi delle traduzioni di Yeghishe Charents, l’ampia panoramica biografica di Charents in lingua italiana, nonché 101 poesie di nove famosi poeti armeni sono stati tradotti e presentati al lettore italiano.
In questo periodo uno degli eventi culturali più significativi è stato il concerto diretto dal Maestro Riccardo Muti tenutosi a Yerevan nel 2021, nell’ambito dell’annuale Festival di Ravenna. Inoltre, la Sinfonia del Purgatorio di Tigran Mansuryan, dedicata all’anno di Dante in Italia, è stata eseguita nei concerti tenutisi in varie città italiane.
Nell’estate 2023 si sono tenuti in Sicilia e Calabria concerti dedicati al 120° anniversario del grande compositore armeno Aram Khachaturian.
Ovviamente, i rapporti culturali armeno-italiani si sono sviluppati in uno spessore e con un’intensità tali che è impossibile elencarli tutti qui.
Sono orgogliosa e grata per la più alta onorificenza statale conferitami dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, che è stato da un lato segno di apprezzamento, ma dall’altro una grande responsabilità nel continuare a fare del mio meglio per portare avanti la ricca agenda delle relazioni armeno-italiane nel miglior modo possibile.
Ringrazio le Autorità Italiane e, prima di tutto, i miei colleghi della Farnesina, con cui abbiamo avuto colloqui a volte leggeri, a volte difficili, ma ci siamo sempre confrontati in un clima sereno e di reciproco rispetto e abbiamo affrontato ogni situazione con dignità.
Esprimo la mia gratitudine a tutti gli attuali ed ex Senatori e Deputati, per i quali i valori sono sempre stati primari e che sono sempre stati al fianco dell’Armenia e del nostro popolo nei nostri giorni luminosi e bui.
Ringrazio i colleghi della Magistratura italiana per il calore e la disponibilità a collaborare. Penso che lo scambio di esperienze con voi sia stato molto utile per i partner armeni.
Esprimo la mia gratitudine ai Comuni e alle Regioni grandi e piccole d’Italia per essere sempre al fianco dell’Armenia e per il loro costante sostegno.
Ringrazio i diplomatici accreditati a Roma e tutti i partner internazionali per la loro efficace collaborazione.
Ringrazio la comunità armena in Italia, che è bella nella sua diversità, ma anche per un’importante comunanza: l’amore per l’Armenia. Siete sempre stati al fianco dell’Ambasciata nei giorni più difficili per il nostro Stato, ognuno al suo posto, come ha potuto. Grazie per il vostro inestimabile sostegno, per le vostre capacità e talento e per la vostra fiducia in me.
Esprimo la mia gratitudine a tutti gli amici dell’Armenia e del popolo armeno, che si sentono armeni quanto italiani e sono diventati parte integrante della comunità armena in Italia. Persone che in modo assolutamente disinteressato hanno lavorato quotidianamente per l’Armenia, investendo senza sosta il loro amore e la loro dedizione.
Esprimo la mia gratitudine alla nostra Chiesa, sia Apostolica che Cattolica, rispettivamente nella persona del Delegato Pontificio dell’Europa Occidentale e Rappresentante della Chiesa Apostolica armena presso la Santa Sede, Arcivescovo Khajag Barsamian, e del Rappresentante della Chiesa Armena Cattolica e Rettore del Pontificio Collegio Armeno Levoniano, Padre Khatchig Kouyoumjian, così come la Superiora Generale delle Suore Armene dell’Immacolata Concezione Madre Arousiag Sajonian, per l’eccellente collaborazione durante tutto il mio mandato.
Esprimo la mia gratitudine ai nostri meravigliosi Consoli Onorari, Pietro Kuchukyan, Gagik Sarukhanyan e recentemente nominato Dario Rupen Timurian i cui servizi all’Armenia vanno oltre i semplici doveri istituzionali. Grazie per il vostro instancabile lavoro e dedizione.
Ringrazio tutti i dipendenti dell’Ambasciata dell’Armenia in Italia, con i quali abbiamo trascorso i giorni difficili della guerra, a volte abbiamo lavorato senza esagerare 24 ore su 24, ma instancabilmente e con grande dedizione.
Esprimo la mia gratitudine ai giornalisti per i quali la libertà di informazione oltretutto è un valore, che senza vincoli o condizionamenti politici si sono impegnati a divulgare informazioni sull’Armenia e sul popolo armeno con grande onestà professionale, a volte informazioni politicamente scomode.
Un sentito ringraziamento anche a tutti i meravigliosi medici con i quali ho avuto l’occasione di interfacciarmi in questi anni di presenza a Roma.
Desidero ringraziare i follower affezionati della nostra pagina Facebook per avere a cuore le attività dell’Ambasciata e per le loro tante belle e incoraggianti parole.
Grazie a tutte quelle persone sconosciute che sono state al nostro fianco con centinaia di telefonate e messaggi durante i nostri giorni più difficili.
Ringrazio tutti gli insegnanti e i genitori della scuola St. Philip di mia figlia. Durante il mandato ci sono stati periodi nei quali non ho potuto andare a scuola per giorni e settimane. Non dimenticherò mai il vostro sostegno e le vostre cure durante quel periodo.
Mi scuso con tutti quelli che non ho menzionato, ma siate sicuri, il vostro supporto sarà sempre ricordato e apprezzato.
Ringrazio la mia amata Roma, sempre meravigliosa e ospitale con la sua grandezza, la sua straordinaria gente, il ritmo caotico e il risveglio mattutino con caffè espresso al banco.
Non per ultimo mi auguro vivamente che possiate continuare a riservare le opportune attenzioni alla collaborazione con l’Ambasciata in modo da assicurare la continuità di tanto buon lavoro svolto insieme in questi anni.
Tra pochi giorni lascerò l’Italia. Questa partenza segna la fine di un capitolo importante della mia vita e l’inizio di una nuova fase. Durante il servizio ci sono stati, ovviamente, tanti giorni belli ma anche tanti momenti duri, emozioni positive e meno positive, conquiste e delusioni. Tuttavia il fascino di questa pagina della mia vita è che lascio questo meraviglioso Paese solo con ricordi positivi. Vi assicuro che lascio una parte del mio cuore in Italia per sempre, e porto una parte dell’Italia con me, ovunque sia.
Con profonda stima e amicizia,
Tsovinar
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La Redazione di Gazzetta Diplomatica augura le migliori fortune e i meritati successi professionali all’Ambasciatrice Tsovinar Hambardzumyan, diplomatica preparatissima di innata classe ed eleganza, che ha sempre seguito con grande interesse e profonda stima durante la sua Missione in Italia.