Il Capo Missione della Repubblica Bolivariana del Venezuela in Italia, María Elena Uzzo, ha ricevuto nell’Ambasciata del Paese l’artista italiano Jorit Agoch.
La rappresentante venezuelana ha ringraziato per la visita e ha sottolineato l’impegno sociale e politico dell’artista, ricordando che, nel 2021, nell’ambito della commemorazione del Bicentenario della Battaglia di Carabobo, Jorit ha immortalato nella comunità di Chiaiano, a Napoli, l’opera “Simón Bolívar: idea e pensiero universale”, attraverso un murale del Libertador; un progetto realizzato insieme al Consolato Generale del Venezuela a Napoli, e che oggi è apprezzato dalla comunità.
“È impressionante l’iperrealismo dello sguardo delle opere e la forza dei colori nei personaggi che ritrae”, ha detto la diplomatica, rivolgendogli l’invito a recarsi in Venezuela.
Conosciuto come la “rivelazione dell’arte urbana”, Jorit ha raccontato di aver incontrato il presidente Nicolás Maduro all’Avana: “mentre camminavo per la città, ho visto il capo di Stato venezuelano insieme a un gruppo di persone e mi sono avvicinato per chiedere una foto, alla quale il presidente ha acconsentito molto gentilmente”, ricordando “il temperamento del presidente come persona alla mano e piena di gioia che mi ha emozionato”.
Nel 2005, l’artista ha svolto un’esperienza di volontariato in Africa raccontando che questo viaggio lo ha motivato ad incidere un segno sul suo volto mentre era in Tanzania, una simbologia che allude ai rituali tribali e rappresenta la fratellanza e l’uguaglianza. Infatti, tutti i suoi ritratti sono contrassegnati da due strisce rosse sulle guance. I suoi primi lavori risalgono alla scuola secondaria. La sua passione lo ha portato a frequentare l’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove ha appreso le tecniche della pittura acrilica e a olio, che ha utilizzato in dipinti su tela e poi ha riportato nella sua street art.
Creatore di arte urbana, sta trasformando le città europee e mondiali con opere di grandi dimensioni negli spazi pubblici, che colpiscono per la loro artisticità e per i messaggi che le immagini trasmettono. La sua attività è diventata oggetto di studi e trattati universitari. Jorit unisce un profondo realismo e una grande padronanza tecnica del mezzo pittorico a forti messaggi di natura sociale.
Nei primi anni, l’attività di Jorit, come si legge sulla sua pagina web, “è stata accompagnata da una costante militanza politica che lo ha portato a entrare in contatto con i movimenti no global e per i diritti sociali”. Dal 2008 la sua attività si è “trasferita” anche nei musei. Ha tenuto una mostra al Macro di Roma, al Museo Magma e al P.A.N. di Napoli. Espone anche in gallerie di Londra, Berlino, Sydney e Roma. Tra il 2000 e il 2010, l’attività di Jorit è diventata sempre più internazionale, ma è ancora principalmente legata alla strada e alla fruizione libera per tutti.
Jorit, alludendo al suo grande rispetto e amore per la patria bolivariana, si è congedato con l’impegno di visitare il Paese sudamericano nei prossimi mesi, e di realizzare un progetto artistico di unione tra Italia e Venezuela.