Pomeriggio d’eccezione al MAXXI di Roma dove, martedì scorso, è andato in scena un importante tributo al poeta Corrado Calabrò e alla sua implacabile “attrazione dell’oltre”, aperto dall’indirizzo di saluto del Ministro della Cultura Alessandro Giuli, letto dalla professoressa Raffaella Docimo, Consigliera del MAXXI, unitamente a quello della reggente Bruni.
Illustre il parterre dei relatori: dopo l’introduzione di Angelo Piero Cappello, Direttore generale creatività contemporanea, nell’occasione sono intervenuti Simonetta Bartolini, Ordinario di Letteratura contemporanea all’Università studi internazionali di Roma, Carlo Di Lieto, Docente di letteratura italiana all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Fabia Baldi, Dirigente scolastico, Poeta e Saggista, mentre le conclusioni sono state affidate all’autore, Corrado Calabrò.
Numerose le autorità in sala, fra cui diplomatici, storici e critici letterari.
L’incontro, che ha fatto registrare il tutto esaurito, è stato moderato da Giuseppe Manica, già Dirigente culturale del Ministero degli Affari Esteri e Direttore degli Istituti Italiani di cultura.
Il pomeriggio è stato allietato dalle note della fisarmonica del Maestro Gianni Mirizzi che ha deliziato i presenti con musiche di Astor Piazzolla.
Nato a Reggio Calabria, Corrado Calabrò è un giurista, scrittore e poeta italiano. Nel suo curriculum spicca il ruolo di Presidente dell’Autorità per le comunicazioni dal 2005 al 2012. Le sue prime poesie sono state pubblicate nel 1960 dall’editore Guanda di Parma col titolo “Prima attes”a. Nella sua intensa produzione letteraria, racchiusa in ben 23 volumi, spiccano “Rosso d’Alicudi”, pubblicato nel 1992 da Mondadori, “Una vita per il suo verso” (2002), “La stella promessa” (2009), “Quinta Dimensione” (2018), sua opera poetica più completa.