Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, ha partecipato oggi in videoconferenza a un incontro straordinario dei Ministri degli Esteri dell’Unione Europea incentrato sugli ultimi sviluppi in Medio Oriente.
Tajani ha sintetizzato la sua posizione in 5 punti principali: nuovi aiuti umanitari alla popolazione libanese; possibilità di evacuazione coordinata dei cittadini italiani ed europei dal Libano; sostegno ed eventuale rafforzamento della missione Unifil, a fronte della richiesta fatta a Israele di salvaguardia per i militari Onu; conferma della richiesta di cessate-il-fuoco e sostegno ad un accordo politico per l’elezione del nuovo presidente in Libano.
Il Ministro ha confermato la forte preoccupazione del Governo italiano per le conseguenze del conflitto in corso sulla popolazione: “L’Italia è in prima linea per alleviare le sofferenze dei civili. Oltre alle iniziative in favore della popolazione palestinese, abbiamo stanziato altri 17 milioni di euro per rispondere all’esigenze della popolazione sfollata”. Il Vice Presidente del Consiglio ha deciso di attivare presso la Farnesina una iniziativa di coordinamento per gli aiuti al Libano allargata alla società civile italiana.
Tajani ha poi riferito ai colleghi UE quanto emerso nel colloquio telefonico con il Ministro degli Esteri israeliano Katz, in particolare con la richiesta di rispetto del ruolo e della sicurezza dei militari Onu impegnati nella missione UNIFIL al confine fra Israele e Libano. Il Ministro ha ricordato “che l’impegno diplomatico e militare italiano per la stabilità del Libano continuerà e l’Italia è pronta a rafforzare il sostegno alla missione UNIFIL”.
Tajani ha indicato come “sia cruciale il cessate il fuoco e il ripristino della tranquillità lungo la linea Blu: in occasione della riunione G7 di New York della scorsa settimana, abbiamo invitato le parti a dare piena attuazione alla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza”.
Secondo Tajani, la UE deve favorire una svolta politica in Libano per risolvere la crisi politica che da mesi impedisce l’elezione del Presidente della Repubblica libanese e, di conseguenza, permettere al Governo di libanese di ritornare a operare in piena efficacia.
Per quanto riguarda la presenza di cittadini italiani ed europei in Libano, il Ministro ha informato i colleghi del fatto che molti italiani hanno già lasciato il Paese ma che il Governo è pronto ad eventuale assistenza in caso di evacuazione d’urgenza, e ha suggerito di coordinare gli sforzi a livello UE per la protezione di tutti i cittadini dell’Unione che potessero trovarsi in difficoltà.