Dopo settimane di attesa altri due camion di aiuti italiani sono entrati ieri notte a Gaza: sono aiuti alimentari organizzati dall’iniziativa “Food for Gaza” e affidati in Giordania alla Jordan Hashemite Charity Organization (JHCO). Gli aiuti italiani, consistenti in poco più di 49 tonnellate di alimenti per un totale di 72 pallet, includono riso, pasta, sale, legumi ed altri generi alimentari che verranno distribuiti alla popolazione civile palestinese per contribuire a contrastare l’insicurezza alimentare.
Il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha commentato dicendo che “gli aiuti entrati a Gaza sono ancora una piccola goccia rispetto alle necessità della popolazione di Gaza. Per questo da settimane stiamo chiedendo al Governo israeliano non solo di favorire al massimo l’ingresso di aiuti medici e alimentari, ma anche di interrompere le azioni militari a Gaza per permettere il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani e per assistere i quasi due milioni di cittadini di Gaza coinvolti ormai da quasi un anno nelle operazioni militari. Nell’iniziativa Food for Gaza abbiamo deciso di coinvolgere non solo Fao, Wfp e Croce rossa e Mezzaluna rossa internazionale, ma anche il governo di Israele e l’Autorità palestinese con l’obiettivo di coordinare gli sforzi umanitari”.
I pallet erano stati caricati su tre camion e trasportati presso un centro di raccolta gestito dalle forze armate giordane il 18 settembre. Nel corso della giornata successiva i mezzi sono stati soggetti allo screening delle forze armate giordane e nella serata il convoglio si è spostato verso il valico di confine King Hussein. Nel corso della notte i mezzi hanno varcato il confine e successivamente hanno raggiunto il valico di Erez, attraverso il quale hanno fatto ingresso a Gaza.
Il materiale è stato consegnato all’organizzazione Rahma Worldwide, principale partner di JHCO per la distribuzione di aiuti umanitari all’interno della Striscia. Prima di lasciare il territorio giordano, uno dei camion della JHCO sui quali erano stati caricati gli aiuti ha subito un guasto tecnico ed è rientrato alla base in Giordania in attesa di organizzare un nuovo viaggio con il prossimo convoglio utile. Altre 70 tonnellate di aiuti raccolti in Italia, anche medicinali, sono ancora in Italia in attesa di capire quale saranno le prossime possibilità di attraversamento dei valichi.