Volge al termine la Missione in Italia per l’apprezzatissimo Ambasciatore della Repubblica di Moldova Anatolie Urecheanu.
Il diplomatico, prima di lasciare Roma, ha voluto rivolgere ai suoi connazionali un messaggio di saluto attraverso una nota, che riportiamo qui di seguito.
“Cari amici,
il 12 settembre, dopo oltre 4 anni, si concluderà il mio mandato di Ambasciatore in Italia, Malta, San Marino, Sovrano Ordine di Malta e di Rappresentante Permanente presso la FAO, l’IFAD e WFP. Guardando indietro, la mia Missione ufficiale si è svolta in un periodo di profonde sfide, segnato dalla pandemia, dalla crisi energetica, dalla guerra di conquista lanciata dalla Russia contro la vicina Ucraina, con il progetto finale di restaurare l’impero russo-sovietico.
Nonostante queste sfide, l’adesione della società moldava ai valori democratici e la solidarietà con i Paesi che rispettano il diritto internazionale, hanno dato alla Repubblica di Moldova la possibilità di avanzare con decisione sulla via dell’integrazione europea e di ritornare nella grande famiglia della civiltà europea a cui è sempre appartenuta.
Così, a ritmo accelerato, la Repubblica di Moldova è diventata un Paese candidato e ha avviato i negoziati per l’adesione allo spazio di democrazia, ordine e prosperità dell’Unione Europea. In questo contesto, l’Italia sostiene fortemente la nostra integrazione nell’Unione Europea. Durante questo periodo, le relazioni politiche bilaterali hanno raggiunto il massimo livello, creando nuove condizioni per l’espansione del partenariato strategico in tutti i campi settoriali e interpersonali.
È evidente che ciò è stato possibile grazie all’accesso al governo di Chisinau da parte di forze filo-europee e al conseguente impegno di promuovere le riforme e modernizzare il Paese. È ovvio che l’attuale orientamento politico è stato possibile grazie alla scelta fatta dai cittadini della Repubblica di Moldova, essendo decisivo il voto della diaspora.
Qui, in Italia, sono stato testimone oculare di quella che definirei l’azione popolare per il cambiamento, quando enormi file di cittadini moldavi provenienti dalla diaspora aspettavano di dire la loro per la democrazia e per l’adesione all’UE. Ma il vettore dello sviluppo europeo è stato ed è soggetto a un costante attacco ibrido da parte del Cremlino. Attraverso la propaganda e le narrazioni manipolative, i partiti e le persone pagate, la Russia putinista vuole imporre la falsa idea che l’integrazione europea non ha alcun sostegno popolare e che i cittadini della Repubblica di Moldova vogliono essere nel cosiddetto “mondo russo”.
Oggi ci troviamo in un momento cruciale di responsabilità collettiva, quando, per volontà popolare, dobbiamo sancire nella Costituzione la nostra scelta di civiltà nel referendum costituzionale del 20 ottobre 2024. A questo scopo saranno aperti 60 seggi elettorali in Italia, dove la diaspora potrà confermare la propria scelta pro-europea.
Con questi pensieri, vorrei ringraziare la comunità moldava in Italia, Malta e San Marino per il coinvolgimento e sostegno durante il periodo del mandato, per il loro amore per il proprio Paese e, soprattutto, per non essere indifferenti!
Desidero inoltre esprimere parole di apprezzamento e gratitudine alle autorità centrali e locali italiane, maltesi e sammarinesi, agli amici dei tre Paesi, per la loro straordinaria ospitalità, sostegno e apertura verso la Repubblica di Moldova.
Ed infine, ma non meno importante, desidero inviare un messaggio di ringraziamento al personale diplomatico e tecnico dell’Ambasciata che mi ha supportato in questi 4 anni, ai Consoli onorari della Repubblica di Moldova in Italia, nonché augurare nuovi successi e realizzazioni al mio successore”.
Anatolie Urecheanu