In molti ricordano la sua astensione, nel 2007, al voto in Senato sulla mozione dell’allora Ministro degli Esteri Massimo D’Alema che, assieme a quella di Franco Turigliatto e di alcuni Senatori a vita, contribuì alla fine anticipata del Governo Prodi. Fernando Rossi, ex sindaco di Portomaggiore, oggi vive in Belgio, dove lo raggiungiamo per un confronto, sicuramente fuori dal coro, su quanto sta accadendo in Ucraina.
Rossi: questa guerra, secondo lei, poteva essere evitata?
Pensavo che l’accordo di Minsk del 5 settembre 2014 potesse fermare l’aggressione alle repubbliche indipendentiste del Donbass, ma gli scontri sono continuati per anni. Si andò ad un nuovo accordo il 19 settembre, ma il 2 dicembre 2014 il parlamento ucraino ne modificò unilateralmente le condizioni, sancendo il controllo dell’Ucraina sulle due repubbliche a maggioranza russofona, affidando al battaglione della AZOV il compito di realizzarlo. Dal 2014, nel silenzio dei governi Nato, dei media e dei partiti della “lobby finanziaria angloamericana”, tale guerra ha causato oltre 15mila morti. Ho quindi preso atto che USA-NATO- UE, fin da quello che io considero un golpe a Piazza Maidan a metà febbraio 2014, avevano un loro masterplan, testimoniato sia dalla enorme mole di armamenti e istruttori militari inviati in Ucraina e dalle ripetute manovre militari NATO-Ucraina (nonostante l’Ucraina non ne facesse parte) sia dai finanziamenti miliardari della UE e della Banca Centrale Europea al governo ucraino (nonostante questa non ne facesse parte), mentre nel 2011 tali finanziamenti furono negati alla Grecia, mandandola in default. Nel 1991, dopo la caduta del Muro di Berlino, i leader dei maggiori paesi della Nato avevano promesso a Mosca che l’Alleanza atlantica non sarebbe avanzata verso Est «neppure di un centimetro». Invece, pur mettendo in conto che in Russia non c’era più un difensore degli USA, come Gorbaciov o Eltsin, ma un difensore della Patria russa quale è Putin, gli USA hanno fatto l’esatto opposto, entrando con la NATO in Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Lituania, Lettonia, Estonia e prevedendo l’ingresso dell’Ucraina per il 2022. L’intervento russo non era più evitabile, personalmente lo ritengo legittimo e in ritardo di anni.
A tal proposito, sul suo profilo social campeggia una Z, che significato gli riconosce?
Dopo l’isteria russofobica ha assunto il significato di appoggio alla Russia e non alla USA/NATO, a quelli che considero golpisti di Zelensky ed ai sedicenti nazisti del Battaglione Azov; nonché di contrarietà alle sanzioni ‘antirusse’ che, invece, colpiscono l’Italia. Ho fatto la Z con il nastro di San Giorgio (i cui colori sono l’arancione e il nero) che è una onorificenza assegnata a soldati, marinai, sergenti, sottufficiali, ufficiali per azioni lodevoli in battaglia nella difesa della Patria, nel mantenere o ristabilire la pace e la sicurezza internazionale con istanze riconosciute di coraggio, dedizione e abilità militare. Nel 2010 tutti i partecipanti della tradizionale parata militare della vittoria, che si tiene ogni anno sulla piazza rossa il 9 maggio, portavano sull’uniforme il nastro nero e arancione. Oggi il nastro di San Giorgio è ricomparso sulle uniformi degli uomini filorussi dell’est dell’Ucraina. Quest’anno, il 9 maggio, a Mosca e pare anche nel Donbass, il nastro di San Giorgio potrebbe tornare protagonista delle celebrazioni della vittoria della seconda guerra mondiale da parte della Russia, ma anche della vittoria sui seguaci di Stepan Bandera, raccolti nel Battaglione Azov, che dal 2014 hanno messo a ferro e fuoco il Donbass per conto della NATO.
Cosa pensa del Presidente Zelensky?
Ritengo Zelensky un personaggio costruito da Hollywood. Viene usato per impedire la pace e fabbricare immagini e notizie fasulle su cui i media della lobby creano la russofobia. Chi manovra Zelensky è molto abile nella propaganda. La guerra è una situazione in cui drammaticamente ci sono tanti morti e si ripetono eventi tragici da ogni parte; in Ucraina ciò viene moltiplicato dal fatto che decine di migliaia di persone hanno ricevuto ogni tipo di arma senza alcun filtro, quindi malavita compresa, direttamente dai cassoni dei camion militari. Se uno di questi ‘ex civili’ viene colpito mentre spara ai soldati russi o ai cittadini ucraini contrari a Zelensky ed alla sua Azov, andrebbe considerato un caduto ‘militare’ e non ‘civile’, come invece fanno i media. Ciononostante, ha il suo dominio mediatico in Europa, non poche produzioni cinematografiche dei seguaci di Zelensky e dei loro crimini, perpetrati per attribuirli ai russi, sono stati sconfessati nel giro di pochi giorni, ma tali sconfessioni non sono arrivate al grande pubblico delle TV, tra questi: i morti sulle strade di Bucha (Toni Capuozzo) il missile russo alla stazione di Kramatorsk (in dotazione all’esercito ucraino); le armi chimiche e batteriologiche (laboratori ucraini), nonché le bombe al fosforo che avrebbero usato i russi, e invece… L’ex comico serve alla grande finanza USA, alle sue banche e alle sue multinazionali per portare l’UE allo scontro economico/militare con la Federazione Russa.
E della Nato?
La NATO è il guinzaglio militare con cui gli USA occupano e tengono in pugno l’UE.
Oggi è più che mai legittimo interrogarsi su quali saranno nel prossimo futuro le conseguenze di questo conflitto per il nostro Paese.
Per l’intera Europa è già un disastro: geopolitico, siamo infatti più eterodiretti di prima dagli USA; diplomatico, essendo sparita ogni velleità di autonomia e sovranità politica; economico, che peggiorerà poichè in luogo delle materie prime e fonti energetiche attualmente acquisite dalla Federazione Russa a basso costo, dando competitività alle nostre industrie, ci imporranno quelle molto più costose delle multinazionali USA; sociale, l’aumento dei costi e la mancanza di materie prime manderà fuori mercato i nostri prodotti industriali e artiginali, mentre la disoccupazione e l’aumento dei prezzi manderà sul lastrico ceti medi, lavoratori e famiglie.
Aumento del budget della Difesa per le spese militari, c’è chi parla di necessità, chi di uso strumentale della tragedia in corso. Lei da che parte si schiera?
Non sono contro le spese militari per principio, infatti la stessa Federazione Russa sarebbe già stata annientata se non avesse armi in grado di colpire gli USA e ognuno dei paesi NATO. La prima questione è: quante armi USA o delle sue multinazionali vogliono farci comprare? La seconda questione è: con 96,5 milioni di persone a rischio di povertà o esclusione sociale, pari al 21,9% della popolazione, già nel 2020, aumentate con il Covid e ora con le sanzioni alla Federazione Russa, quante risorse sarebbe lecito impegnare in armamenti?
Finlandia e Svezia, intanto, pensano di entrare nella Nato.
Che intendano far violare i patti anche a Svezia e Finlandia credo sia nella “loro” natura.
Disse un storico russo:Il cavallo che ha tirato il carro dell’occidente da molto tempo sta per cadere stremato e il momento che precede lo schianto sara il piu pericoloso perche comincia a tirare calci all’impazzata. Cosa vuoi che ti dica, sente come piove. V.R