La tragica notizia della scomparsa di Elvino Echeoni, artista eclettico e personalità di spicco nel panorama culturale, ha suscitato profondo cordoglio, lasciando un vuoto incolmabile, soprattutto a Roma, dove il Maestro era molto conosciuto e apprezzato per le sue qualità.
Pittore e scultore, considerato da critica e pubblico come uno tra i più rappresentativi artisti italiani in campo internazionale, Echeoni aveva da poco festeggiato i suoi 50 anni di vita artistica, presentando al pubblico quella che amava definire la “summa” di mezzo secolo di lavoro e riflessioni sull’arte, un excursus puntuale che attraverso una ventina di tele, caratterizzate da stili e tecniche pittoriche tra loro differenti, raccontava i momenti diversi della storia personale del Maestro e della sua produzione.
Oltre alle maschere, alle composizioni floreali e alle figure femminili, l’importante opera di Elvino Echeoni è stata caratterizzata da una serie di astratti ispirati ai “Momenti musicali” e alla “Realtà virtuale”, attraverso i quali l’artista amava estremizzare la tridimensionalità di figure geometriche ad alto contenuto simbolico.
Le sue opere sono state esposte in numerosi paesi in Europa, Americhe, Asia e Medio Oriente. Tra i suoi lavori più noti, l’installazione “Momenti Musicali” nella metro C, alla fermata Centocelle di Roma e un murale di 50 metri alla Fiera di Roma. Echeoni ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana e il premio Golden Domus nel 2019. All’Expo di Shanghai del 2000 è stato definito “il più innovativo tra gli artisti contemporanei”.
Dotato allo stesso tempo di una spiccata perizia tecnica e di un’instancabile vena creativa Echeoni, Fondatore del Gruppo Gallerie de Il Mondo dell’Arte e direttore del Cantagiro, è stato capace di spaziare dalla tavolozza agli spartiti musicali (altra sua grande passione), passando per il restauro, la scenografia, l’incisione, la scultura, fino alla composizione di testi e canzoni. Un abile trasformista che a proposito di sé stesso amava dire: “faccio cose diverse e apparentemente non collegate, anche se, a ben vedere, c’è un sottile fil rouge che unisce tutto: canzoni, pittura, tele astratte e ancora quadri di tramonti, notturni, composizioni floreali o volti e corpi femminili”.
Ricoverato all’ospedale Gemelli da circa venti giorni a causa di un brutto male, il suo cuore ha smesso di battere questa notte in modo inaspettato. Tantissimi i messaggi di affetto rivolti ai familiari, in molti oggi ricordano la generosità e il sorriso contagioso di Elvino, che con la Galleria “Il Mondo dell’Arte”, fondata assieme a Remo Panacchia, era riuscito a creare negli anni uno spazio di incontro e confronto per artisti, nuovi talenti e appassionati d’arte, divenendo un vero e proprio punto di riferimento per molti.
La Redazione di Gazzetta Diplomatica, assieme alla Giuria del Premio Jannuzzi, della quale l’artista faceva parte, partecipano con grande commozione al dolore della Famiglia Echeoni per la gravissima perdita di un artista e uomo esemplare, che ricordano sempre col sorriso, e che non finiranno mai di ringraziare per aver donato una delle sue opere, tributata dalla nostra testata all’Ambasciatore dell’anno. La sua compagnia e i suoi preziosi consigli ci mancheranno.
I funerali del Maestro Elvino Echeoni si terranno martedì 27 agosto, alle ore 10,30, nella Parrocchia di San Giustino, che si trova in Viale Alessandrino 144, a Roma.