Console Onorario d’Italia a Dallas, Richard Nicholas Gussoni è da anni un importante punto riferimento per la comunità italiana che vive nella popolosa città del Texas. CEO di Culinaire, società privata da lui fondata, nota per la fornitura di alimenti e bevande di alta qualità a una vasta gamma di clienti, soprattutto musei, e Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia, Gussoni, nell’arco degli ultimi 30 anni, ha visto la locale comunità italiana trasformarsi da realtà numericamente poco importante a vero e proprio nucleo in espansione, capace di integrarsi e fare rete, offrendo importanti professionalità.
Decisiva, in tal senso, l’intuizione che ebbe con altri connazionali, pionieri dell’emigrazione italiana a Dallas, di fondare una Camera di Commercio in loco. E’ un vero piacere conoscerlo.
Console, lo scorso 2 giugno la Comunità Italiana a Dallas ha celebrato la Festa della Repubblica. Quanto sono importanti cerimonie così per i nostri connazionali all’estero? “La Festa delle Repubblica è per tutti noi un importantissimo momento di celebrazione, riflessione e connessione culturale. Questi incontri rappresentano indubbiamente un “potente” ponte tra l’Italia e la sua diaspora. Quando sei lontano da casa, momenti così ti permettono di riconnetterti alle tue radici, condividere storie e celebrare la ricchezza della cultura italiana e delle sue tradizioni. A Dallas, ancora una volta, l’evento si è tenuto da Eataly, che ha reso la festa ancora più bella, offrendo cibo favoloso e prodotti italiani”.
Come si lega la sua storia personale a Dallas? “Mi sono trasferito a Dallas da New York City a seguito di un trasferimento di lavoro operato da Bloomingdale’s. Ho vissuto qui per 44 anni. Quando sono arrivato in città, la comunità italiana era molto piccola, così, con alcuni connazionali, abbiamo iniziato a fare rete, sensibilizzando gli altri, grazie soprattutto al lavoro della Camera di Commercio italiana di Dallas, da noi fondata. Col tempo, poi, sono stati inaugurati vari club di italiani e ora posso dire che la popolazione residente qui, nel nord del Texas, è abbastanza numerosa. Per quanto mi riguarda, ho gestito come proprietario diversi ristoranti italiani, e sono orgoglioso di aver promosso e per certi versi introdotto la vera cucina nostrana, inaugurando anche la prima gelateria italiana a Dallas. Successivamente, seguendo questo percorso, ho fondato una società chiamata Culinaire, un’azienda che offre servizi alimentari, principalmente a musei, alberghi, mondo dello spettacolo e centri culturali”.
Tirando le somme, oggi come si trova a Dallas? “Molto bene, tanto che ho deciso di far nascere tutti i miei figli qui, sposando una donna proprio di Dallas. La mia attività professionale ha successo, siamo contenti di aver appena festeggiato il nostro 30.imo anniversario in affari. Grazie all’influenza degli italiani e della loro classe dirigente, siamo anche orgogliosi di essere riusciti ad aprire in questa città un Consolato Onorario, che rappresenta una grande opportunità nonché un grande servizio per i cittadini italiani che vivono nel nord del Texas, in Oklahoma e in Arkansas. Il nostro ufficio è attrezzato per quanto riguarda applicazioni e biometria, e così fa in modo che i residenti di questa zona non debbano viaggiare per più di quattro ore per andare sistematicamente a Houston a fare i documenti. Consolato a parte, posso dirle che Dallas oggi è una città fiorente, che ha un’opinione molto positiva su tutto. E ‘amichevole, giovane, è davvero un piacere vivere qui. Ci sono oltretutto molti gruppi culturali, provenienti da diversi Paesi, che hanno contribuito a una crescita internazionale della metropoli. L’Università di Dallas ha una sede anche a Roma, dove molti studenti americani possono studiare per un intero semestre. Anche i collegamenti con l’Italia sono ottimi: ogni estate abbiamo due voli diretti per Fiumicino e un volo disponibile tutto l’anno, grazie soprattutto all’impeccabile lavoro di Vincenzo Arcobelli, che ha convinto una compagnia aerea ad aggiungere questa rotta”.
Mi racconta cosa fa la comunità italiana a Dallas? “Oggi, come detto, gli italiani che vivono a Dallas sono molti, impegnati in vari settori e nelle aziende più diverse: ci sono professori, medici, ricercatori, produttori, piloti, avvocati, ristoratori, stilisti e potrei continuare questo elenco a lungo. L’Italia, mi creda, è un Paese molto popolare negli Stati Uniti e gli americani amano la cultura italiana. Molti dei negozi di moda a Dallas, ad esempio, sono italiani, e per le strade cittadine è facile imbattersi in brand come Gucci, Dolce&Gabbana, Brunello Cucinelli, Loro Piana, Zegna, solo per citarne alcuni. Pensi, anche il direttore musicale della Dallas Symphony Orchestra è un italiano, Fabio Luisi. Così come l’italiano Paolo Bressan è il direttore del coro e il responsabile della musica per la Dallas Opera”.
Qual è il suo ricordo più bello da Console? “Ci sono tanti bei ricordi e spesso sono legati alle persone che sono stato in grado di aiutare in situazioni difficili. Trovo molto gratificante adoperarmi per chi è in difficoltà. Ad ogni modo, se proprio devo scegliere un ricordo personale, direi che è l’esser stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia, un grande onore per me, per il quale sono molto grato”.
E il più brutto? “Durante la pandemia da Covid-19 il nostro ufficio è rimasto aperto per assistere gli italiani che si trovavano a Dallas. E’ stato un periodo molto triste, perché molti volevano aggiornare i loro passaporti per poter tornare in Italia e andare a trovare le loro famiglie, in particolare i genitori più grandi. Alcuni connazionali avevano anche perso proprio in quel periodo propri familiari, ma non potevano viaggiare nemmeno per andare ai funerali. È stato straziante sentire le loro storie”.
Prossime iniziative in programma del Consolato? “Continueremo ad ampliare le attività svolte da questo ufficio per i cittadini italiani, includendo la conferma dell’identità dei cittadini che presentano documenti, come i certificati di nascita, di matrimonio e di stato civile. Questo sarà di grande aiuto in quanto, come detto, eviterà a molti di dover viaggiare per raggiungere il nostro Consolato Generale a Houston. Stiamo anche cercando di permettere a un medico di far sostenere l’esame fisico per la patente qui a Dallas, sempre per lo stesso motivo. Come ogni anno, poi, sosterremo le celebrazioni di eventi ormai imminenti, come ad esempio il ferragosto italiano e il Columbus day in ottobre”.
Intervista di Marco Finelli