Sebbene l’eruzione, iniziata il 29 maggio scorso nella zona di Sundhnúksgigar, a nord di Grindavik, sia terminata, le Autorità islandesi hanno rilevato un maggiore accumulo di magma sotto il vulcano Svartsengi nelle ultime settimane, accompagnato, da qualche giorno, da un leggero ma graduale intensificarsi dell’attività sismica, con la possibilità – a detta dell’ufficio islandese di meteorologia – che si verifichi una nuova eruzione vulcanica nell’area di Svartsengi nella penisola di Reykjanes, prevedibile nell’arco delle prossime due-tre settimane.
Il sentiero per le escursioni nella montagna del Fagradalsfjall è stato riaperto. Tuttavia, non è consentito agli escursionisti di avvicinarsi al sito della precedente eruzione a nord della città di Grindavik, che rimane ancora chiuso, con prescrizione di tenersi lontani dall’area interessata.
“Si raccomanda – si legge nel testo della nota diffusa dall’Ambasciata d’Italia a Oslo – di evitare le zone interdette e di effettuare un costante monitoraggio delle informazioni fornite dalle Autorità locali sul sito/app www.safetravel.is, sul sito della Protezione Civile islandese http://www.almannavarnir.is/english/ e sul sito dedicato al monitoraggio dei vulcani https://icelandicvolcanos.is/
Si consiglia, inoltre, di tenersi sempre aggiornati sulla situazione meteorologica (http://en.vedur.is/) e stradale (http://www.vegagerdin.is/english), anche attraverso i media, e di attenersi sempre, durante la propria permanenza, alle misure impartite dalle Autorità locali.
Per eventuali informazioni sullo stato del proprio volo, si invita a verificare con le Compagnie Aeree di riferimento. Aggiornamenti sono disponibili anche sul sito dell’Aeroporto internazionale di Keflavik: https://www.isavia.is/en/keflavik-airport
Si invitano tutti i connazionali – conclude la nota – a scaricare la APP “ViaggiareSicuri”, con geolocalizzazione attiva, nonché a registrare la propria presenza su Servizi UdC (dovesiamonelmondo.it)“.