Venerdì scorso, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Perugia, è stato conferito al noto imprenditore e investitore statunitense Reid Hoffman un dottorato honoris causa in Scienze Umane da parte del Rettore, su proposta del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione.
Il Magnifico Rettore, Prof. Maurizio Oliviero, su delibera unanime del Senato Accademico dell’Ateneo perugino, ha conferito il prestigioso titolo a Reid Hoffman, internazionalmente riconosciuto come uno dei padri fondatori dell’Intelligenza Artificiale Generativa, per il fondamentale contributo dato allo sviluppo di questa nuova frontiera tecnologica dell’umanità e per averne sin dai primi tempi orientato lo sviluppo verso una visione di accrescimento delle capacità umane. Il Collegio di Dottorato ha individuato in Hoffman uno studioso molto autorevole nell’ambito della relazione tra tecnologia e umanesimo, capace di far interagire in chiave interdisciplinare saperi quali la filosofia, la sociologia, l’antropologia, la matematica e le neuroscienze.
L’imprenditore umbro della omonima Casa di Moda Brunello Cucinelli ha condiviso appieno l’iniziativa, che fa parte del programma del II “Simposio Universale dell’Anima e dell’Economia di Solomeo” (23-25 maggio), in continuità con la prima edizione svoltasi, sempre presso il borgo umbro, nel maggio del 2019.
I tre giorni del Simposio, che tornano a far riflettere approfonditamente sul rapporto tra etica e Intelligenza Artificiale, hanno così fatto di Solomeo e Perugia i poli di un illuminato sistema di pensiero sul futuro positivo che ci attende. L’incontro coinvolge un nutrito gruppo dei principali esperti internazionali dell’AI e di altri campi come l’umanesimo, l’arte, la scienza, la natura ed ha visto presenti tra gli altri, oltre allo stesso Hoffman, Laurene Powell Jobs (filantropa americana, fondatrice e presidente di Emerson Collective), James Manyika (SVP Google Technology and Society), Fei-Fei Li (scienziata a capo dell’Istituto Human-Centered Artificial Intelligence di Stanford), Refik Anadol (artista di fama mondiale), Nicholas Thompson (CEO di The Atlantic), Michael Evans (Presidente di Alibaba), Arvind Krishna (CEO di IBM), Uzodinma Iweala (importante scrittore africano), Kevin Scott (CTO di Microsoft), Pieter Van der Does (CEO di Adyen), Jacqueline Novogratz (importante filantropa americana, CEO di Acumen).
Reid Hoffman si è così espresso: «Nell’era dell’intelligenza artificiale stiamo vivendo una trasformazione tecnologica incredibile, che dobbiamo plasmare e da cui dobbiamo lasciarci plasmare. Dopo tutto, siamo homo techne; noi esseri umani siamo costruttori e utilizzatori di strumenti. E quando questi due elementi – umanità e tecnologia – si uniscono, quel che ne esce non è un cyborg, bensì un umano migliore. Arriviamo a noi stessi, amplificati e migliorati attraverso la tecnologia. Come ribadisco nell’ultima delle mie sei massime per l’era dell’AI: Futura nobis efficienda potiora quam praesentia. Abbiamo l’obbligo di rendere il futuro migliore del presente. È un piacere trovarmi qui all’Università di Perugia e a Solomeo, circondato da persone con la stessa mentalità e le stesse motivazioni, ed è un privilegio ricevere questo dottorato honoris causa in Scienze Umane dall’Università di Perugia».
Queste sono state le parole del Magnifico Rettore Maurizio Oliviero: «Il conferimento del prestigioso titolo di Dottore di Ricerca Honoris Causa all’umanista e imprenditore Reid Hoffman riveste un particolare significato, che abbraccia in pieno i valori dell’Università degli Studi di Perugia, proiettandoli nel futuro. Reid Hoffman, pioniere indiscusso nell’ambito della tecnologia e dell’imprenditoria digitale, straordinario innovatore e tra i padri riconosciuti dell’intelligenza artificiale, è innanzi tutto uno straordinario pensatore, il cui lavoro ha avviato una riflessione critica fondamentale sulle implicazioni sociali e morali dell’adozione delle tecnologie emergenti e sull’impatto di queste ultime sulla società umana. La sua straordinaria capacità di innovazione e visione imprenditoriale, il suo impegno volto a promuovere un dialogo etico, responsabile e costruttivo sull’integrazione dell’intelligenza artificiale nella vita delle persone, con il coinvolgimento di insigni rappresentanti delle Scienze Umane, ha contribuito a plasmare la direzione futura dello sviluppo tecnologico, nel rispetto dei valori umani fondamentali quali la dignità, il benessere e l’equità. Il dottorato conferito oggi, dunque, non rappresenta unicamente un doveroso tributo al passato straordinario di Reid Hoffman, ma è anche e soprattutto un incoraggiamento e un impegno condiviso per il futuro, che pone il nostro Ateneo, in collaborazione con i più importanti enti e istituzioni a livello internazionale, al centro del percorso di costruzione di un mondo in cui l’innovazione tecnologica possa sposarsi armoniosamente con i valori umani più profondi. Rivolgo dunque le mie più sentite congratulazioni al neo-Dottore di Ricerca dell’Università degli Studi di Perugia Reid Hoffman».
Brunello Cucinelli ha così commentato: «Il dottorato conferito al mio stimatissimo amico Reid Hoffman mi riempie di gioia. È una persona amabile, con quella meravigliosa doppia anima di scienziato e di filosofo che è emersa bene dalle parole che ha pronunciato oggi nella sua incantevole lectio, in questa splendida aula della nostra Università che è una delle più antiche al mondo. Credo che si debba guardare all’Intelligenza Artificiale con interesse e fiducia, utilizzandola per l’immenso patrimonio di valori che può donare all’umanità; i nostri grandi filosofi antichi ci hanno suggerito di operare sempre provando a relativizzare con la speranza, con la mente e con il cuore, le sfide inedite che ci attendono. Quel grande filosofo persiano che fu Avicenna pensava che l’uomo è chiamato a fare uso della preziosa facoltà della ragione. L’istinto è necessario, ma è l’umano intelletto che ci aiuta a vivere più amabilmente e mi piacerebbe che le nuove generazioni accogliessero come un dono del Creato il meglio dell’innovazione, nutrendo bene la loro anima».