Le misure di prevenzione e contrasto alla tratta dei bambini nei contesti di guerra sono state al centro del seminario organizzato dalla Rappresentanza d’Italia presso l’Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza in Europa (OSCE) a Vienna insieme alle missioni di Albania, Belgio, Norvegia e Polonia – in qualità di co-presidenti del Gruppo di amici OSCE sui bambini e i conflitti armati.
Nel corso dei lavori sono state approfondite le specifiche vulnerabilità che espongono i minori in fuga dai conflitti al rischio di diventare vittime dei trafficanti di esseri umani e le azioni che le autorità nazionali possono mettere in atto per ridurre tali rischi. Il numero di bambini costretti a lasciare le proprie case a causa di guerre e altre crisi ha raggiunto nel 2022, secondo UNICEF, il numero record di 43,3 milioni. Il numero di bambini vittime di tratta è triplicato negli ultimi 15 anni.
“La prevenzione e la lotta alla tratta di minori è un tema su cui l’OSCE ha un forte mandato per sostenere gli Stati partecipanti e su cui l’Organizzazione può fare e sta facendo molto. L’ultima decisione ministeriale dell’OSCE sulla prevenzione e la lotta alla tratta di minori è stata adottata a Milano nel 2018 durante la Presidenza italiana” – ha ricordato l’Amb. Stefano Baldi, che ha aperto l’evento.
L’OSCE è stata tra le prime organizzazioni internazionali a sensibilizzare gli Stati partecipanti sui rischi di tratta legati all’afflusso di rifugiati dall’Ucraina a seguito della guerra di aggressione russa e continua ad assistere le autorità nazionali nel rafforzamento dei meccanismi di prevenzione e contrasto, anche grazie ad un’innovativa metodologia di formazione basata su esercizi di simulazione multi-agenzia, sviluppata a partire dal 2016 in collaborazione con il Centro di Eccellenza dell’Arma dei Carabinieri italiana (CoESPU) a Vicenza, e che pone – tra gli altri – specifica attenzione ai bisogni dei bambini vittime di tratta.
Intervenendo con un video messaggio all’evento, la Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per i bambini e i conflitti armati, Virginia Gamba, ha presentato le conclusioni e raccomandazioni preliminari di uno studio di prossima pubblicazione sulla tratta dei bambini nei contesti di guerra. “Collegando la tratta di minori alle sei gravi violazioni di cui sono vittime i bambini nei conflitti armati – ha affermato la Rappresentante Speciale ONU Gamba – vogliamo focalizzare l’attenzione sulle misure di prevenzione, protezione e assistenza necessarie per rispondere ai bisogni dei soggetti più vulnerabili e combattere l’impunità per tutte le forme di tratta di minori legate ai conflitti”.
Sono intervenuti al seminario anche la Presidente emerita di Malta, Marie-Louise Coleiro Preca in qualità di Rappresentante Speciale della Presidenza in esercizio maltese dell’OSCE per la società civile e Presidente di Eurochild (la più grande associazione europea di organizzazioni della società civile per i diritti dei bambini), Maria Margherita Maglietti, Specialista in materia di protezione dei bambini presso UNICEF, e Katharina Thon, funzionaria dell’Ufficio della Rappresentante Speciale e Coordinatrice OSCE per il contrasto alla tratta di esseri umani.