“Nel corso dell’esame del Decreto sul Terzo Settore, ho presentato, assieme ai Colleghi Di Sanzo, Toni Ricciardi e Carè, un emendamento teso a chiarire la partecipazione delle Associazioni italiane all’estero alle prerogative e i diritti garantiti al Terzo settore che purtroppo questa maggioranza ha bocciato. Un gesto che non giova ad aiutare la necessità di fare sistema chiesto sempre a gran voce, ma poi in pratica poco concretizzato come in questo caso”: lo ha dichiarato l’on. Fabio Porta, deputato Pd eletto all’estero, in occasione del voto sul decreto “Terzo Settore” all’esame della Camera dei Deputati.
“Una ricchezza di associazionismo che precede anche l’unità d’Italia, come le società di mutuo soccorso”, ha detto l’on. Porta intervenendo nell’Aula di Montecitorio, “un associazionismo che ci fa inorgoglire quando andiamo all’estero, ma poi ci dimentichiamo quei 6 milioni di italiani che vivono all’estero quando andiamo a legiferare. Ritengo che quanto accaduto con la bocciatura di questo emendamento – ha detto Porta dopo il voto – sia l’esempio chiaro ed evidente di un atteggiamento ricorrente che porta a dire, ma a non fare, ed è proprio qui che si evidenzia la coerenza che manca in questa maggioranza. Noi del PD continueremo a lavorare affinché le nostre Comunità all’estero siano sempre più, nei fatti e non solo a parole, parte integrante del nostro Sistema Paese”.