Manager e docente universitario, Edoardo Imperiale è il nuovo Presidente di Amerigo, storica Associazione che riunisce gli Alumni italiani dei programmi internazionali di scambio culturale del Dipartimento di Stato americano tra i quali Fulbright, International Visitor Leadership Program, Eisenhower Fellows ed altri. Eletto dall’Assemblea dei Soci riunitasi a Roma lo scorso 23 gennaio, nelle sue linee programmatiche trovano ampio spazio temi connessi a geopolitica, sostenibilità, cambiamento climatico e Intelligenza artificiale.
Direttore Generale del Campania Digital Innovation Hub e della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti, Docente di “Responsabilità e sostenibilità nelle organizzazioni” al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale dell’Università degli Studi delle Camere di Commercio “Universitas Mercatorum”, simbolicamente, Imperiale ha iniziato il suo nuovo incarico in Amerigo con una missione negli States.
Presidente, anzitutto complimenti per la sua elezione. Se le chiedessi di descrivere l’Associazione Amerigo con tra aggettivi, quali sceglierebbe? “Innovativa, strategica e plurale. Innovativa perché legge i cambiamenti della società e costruisce futuro, strategica perché al servizio dei cittadini e delle imprese, delle stesse Istituzioni, per aumentare le relazioni con la più grande democrazia del Mondo. Plurale perché aperta ad interessi vari, a settori diversi”.
Su quali punti incentrerà le linee programmatiche della sua Presidenza? “Continueremo l’attività di promozione di incontri, seminari, conferenze. Contribuiremo a diffondere studi e documentazione utili ad aumentare le relazioni tra cittadini, imprese ed Istituzioni italiane e statunitensi. Ci concentreremo su alcuni temi strategici di particolare attualità, penso soprattutto alle elezioni presidenziali americane di questo anno. Un passaggio cruciale per gli Usa e per tutto il contesto internazionale. Approfondiremo poi, con autorevoli contributi e costruendo relazioni, momenti di riflessione su temi come quelli della Sostenibilità e del cambiamento climatico ed ancora della Intelligenza artificiale. Quella dell’Ai è questione che interessa la comunità internazionale, e per arrivare ad una normativa generale – quanto mai necessaria – e per condividere opportunità e vantaggi.
Subito dopo la sua elezione si è recato negli States per partecipare alle celebrazioni del Giorno della Memoria organizzata dal Consolato Generale d’Italia a New York. Quali emozioni ha provato? “Una emozione incredibile. Prima di iniziare ho ascoltato ed ho sentito pronunciare in nomi dei parenti di mia moglie. Mi sono emozionato, poi è toccato a me, e leggere i nomi, immaginare dietro ad ognuno un volto, una storia ha reso tutto più difficile ed intenso. E’ una grande tragedia dell’umanità e non bisogna dimenticare, leggere quei nomi a voce alta non è consegnarli alla storia ma alle nuove generazioni. Negli Usa ne ho parlato a lungo con mio figlio, alla generazione di domani dobbiamo lasciare memoria”.
Come definirebbe oggi le relazioni fra Italia e Stati Uniti d’America? “Ottime. Lo sono per ragioni storiche e per comunanza di valori, lo sono perché si ha la stessa idea di democrazia e perché è comune la lettura dei fatti del mondo. Funziona cosi per le relazioni fra Istituzioni e, mi consenta, anche per quelle fra imprese. Opportunità reciproche che si incrociamo e crescono”.
Cosa si aspetta dalle prossime elezioni presidenziali negli States? “Come sempre una grande prova di democrazia. Un dibattito, come in parte sta avvenendo al netto delle consuete criticità che sono di ogni Paese, sui temi. Gli Usa sono decisivi perché nel Mondo si costruiscano scenari di pace. La situazione internazionale, dalla Russia al Medio Oriente è particolarmente delicata e preoccupante. Nei prossimi mesi sarà decisiva la sintesi e l’azione della nuova Presidenza”.
Fra le attività di Amerigo spiccano il Premio Giornalistico e il Premio Letterario delle Quattro Libertà. Tanti i nomi illustri che, nel corso degli anni, hanno ricevuto gli ambiti riconoscimenti. “Due prestigiose iniziative che vivono da anni e che faremo ancora crescere. Il Premio Giornalistico, nato nel 2009 e che si tiene anno a Firenze a metà dicembre per noi è la storia di Amerigo, rappresenta un riconoscimento, unico nel suo genere, del contributo ad una migliore conoscenza degli Stati Uniti d’America nel nostro Paese fornito dai professionisti dell’informazione. Il Premio Letterario delle Quattro Libertà, una intuizione nata nel 2016, valorizza le opere letterarie la cui trama, come è noto, si ispira alle Libertà fondamentali del convivere civile e della pace internazionale quali le Libertà di Parola e Opinione, Religione e culto, Libertà dal Bisogno e dalla Paura. Ogni evento è occasione per riflettere, per intrecciare relazioni, per leggere i fatti della attualità. Citare alcuni dei premiati rischierebbe di farne dimenticare altri. Sono stati, negli anni, personalità di grande respiro e continuerà ad essere cosi. Già siamo lavorando per la prossima edizione che si terrà a Milano prima della pausa estiva”.
Super Edo