“Mi ritengo un costruttore di relazioni di valore”: Mattia Carlin, veneziano doc, ci accoglie così, con questa frase. E mai espressione fu più azzeccata. Vicepresidente e Socio d’onore U.C.O.I., acronimo che sta per Unione Consoli Onorari d’Italia dal 2019, con tanto di nomina ricevuta durante un convegno al Ministero degli Esteri, una laurea Magistrale in Filosofia e Teoria delle Scienze all’Università Ca’ Foscari, è da sempre un grande appassionato di Relazioni Internazionali, alle quali attribuisce un significato particolare.
Già Vicepresidente dei Giovani Innovatori ANGI, e condirettore dell’executive master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM di Milano, Carlin ha lavorato nel Gruppo Enel, nell’Unità di business per la grande industria e soluzione per i grandi clienti pubblici e privati in ambito nazionale. Nominato Console Onorario della Colombia a Venezia con circoscrizione territoriale per il Veneto, ha concluso la sua missione nel febbraio 2019 per altri incarichi. Diversi i premi internazionali ricevuti nell’ambito della Cultura, Comunicazione e Management.
Carlin, lei è Vicepresidente dell’U.C.O.I. , l’Unione dei Consoli onorari in Italia, realtà che, si legge nel vostro sito ufficiale, “si adopera e lavora con spirito unitario nel superiore interesse e ad esclusivo beneficio della categoria”. “Esattamente, l’UCOI da 42 anni e l’UCOIM da 13 anni, fanno proprio questo, a beneficio dei Consoli Onorari, rispettivamente in Italia e d’Italia nel mondo, tutelandone la figura e la dignità e rafforzandone il ruolo e l’autorevolezza. I Consoli Onorari sono una realtà, spesso non conosciuta e valorizzata appieno, la cui figura è in continua crescita, così come le funzioni svolte. Oggi, i Ministeri degli Esteri dei vari Paesi affidano sempre più ai Consoli Onorari le funzioni di assistenza dei propri connazionali all’estero e di collaborazione con i rispettivi Ambasciatori per la promozione e lo sviluppo delle relazioni economico-commerciali, culturali e scientifiche con i Paesi di accreditamento, in coerenza con l’art. 5 della Convenzione di Vienna del 24 aprile 1963 sulle relazioni consolari. Merita sottolineare che i Consoli Onorari in Italia sono oltre 570, equamente presenti in pressoché tutte le Regioni in rappresentanza di circa 130 Paesi; mentre i Consoli di carriera sono poco più di 100. I Consoli Onorari d’Italia all’estero, in gran parte riuniti nella nostra Unione dei Consoli Onorari d’Italia nel Mondo (U.C.O.I.M.) attualmente sono invece oltre 370, distribuiti nelle varie aree geografiche. Così, funzioni importanti, delicate e di grande responsabilità nell’attuale fase delle relazioni internazionali sono affidate a persone autorevoli, moralmente e professionalmente selezionate, ben inserite nel tessuto sociale della circoscrizione consolare di competenza e che collaborano con l’Ambasciatore e l’Ambasciata dello Stato di invio per promuovere sempre più strette e proficue relazioni tra Stati”.
La figura del Console onorario, dunque, in Italia e non solo diventa sempre più importante… “Il Ministero degli Affari esteri ha dedicato un’iniziativa editoriale a questa figura, segno evidente che i tempi stanno cambiando. Il Console onorario, a mio avviso, è destinato ad assumere un rilievo sempre maggiore posto che, nell’ambito della razionalizzazione degli uffici, resa necessaria dalla crescente crisi economica, alle figure dei Consoli di carriera vanno sostituendosi proprio i Consoli onorari, i quali sono completamente indipendenti economicamente dal Ministero di riferimento. Le risorse per l’amministrazione degli Affari esteri stanno purtroppo progressivamente ridimensionandosi, in un trend apparentemente irreversibile che non riguarda solo l’Italia, ma più o meno tutti i Paesi, e quindi si riducono gli uffici consolari di carriera. I Consoli onorari sono per converso destinati a crescere e ad accentuare il loro protagonismo. Un Console onorario, infatti, non pesa sulle casse del Ministero, è un privato che risiede nello Stato ospitante e che fa fronte a tutte le spese inerenti al proprio incarico, in grado di compiere interventi diretti e rapidi in favore dei propri connazionali sia sul piano assistenziale – specie nelle situazioni di emergenza – che dello sviluppo delle relazioni commerciali e culturali”.
Nel suo recente incontro con il Presidente della Camera Lorenzo Fontana avete parlato con di questo? Quali temi sono stati affrontati? “E’ stato un incontro cordialissimo e ringrazio il Presidente per la sua gentilezza. Al termine del cordiale colloquio, ho consegnato a Lorenzo Fontana l’invito ufficiale da parte dell’ufficio di Presidenza di UCOI (Unione dei Consoli onorari in Italia) ed UCOIM ( Unione dei Consoli onorari italiani nel mondo) a partecipare all’apertura dei lavori della XLIV Assemblea Nazionale UCOI e del XV Congresso Internazionale UCOIM, dal tema “I Consoli Onorari per la cooperazione culturale e scientifica internazionale”. Assemblea che si terrà venerdì 12 aprile, a Roma, nella prestigiosa Sala “Aldo Moro” della Farnesina. Nell’occasione, saranno come di consueto presenti le più alte cariche del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, esponenti politici e parlamentari e Ambasciatori stranieri accreditati in Italia. Al termine della cerimonia ho donato al Presidente Lorenzo Fontana la recente pubblicazione dell’Ambasciatore Gaetano Cortese dedicata alla Residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Dublino “Lucan House” della prestigiosa Collana dell’Editore Carlo Colombo di Roma, dedicata alla valorizzazione del patrimonio architettonico ed artistico delle Rappresentanze diplomatiche italiane all’estero”.
So che Lei attribuisce un significato particolare al termine relazione, che va oltre la comune accezione. “Vivendo a Venezia si è abituati a vivere in un ‘opera d’arte e ammirare bellezza. Si va a piedi, si cammina, si incontrano persone e il tempo è vissuto in modo diverso da altre città. Si attraversano i ponti che sono anche immagini di un concetto. La relazione è una forma d’arte, un ponte che ci fa uscire un po’ da noi stessi ed avvicinare all’altro. L’avvicinamento è un processo empatico, consiste quindi nel mettersi nei panni dell’altro, sentendone così le emozioni e le aspettative. “Empatizzare” con le emozioni altrui ci permette di comprendere il mondo interiore delle persone con cui ci connettiamo. Si potrebbe dire, che noi cresciamo dicendo Tu, perché non siamo autarchici, non bastiamo a noi stessi e abbiamo bisogno di relazionarci anche per comprenderci”.
C’è un aneddoto legato alla sua esperienza da Console onorario che le va di raccontarmi? “Molto volentieri! E’ stato l’incontro con il Maestro Fernando Botero, l’artista già entrato nella grande storia dell’arte contemporanea, ai festeggiamenti per il suo 85.imo compleanno e per i suoi 50 anni di carriera a Verona, a Palazzo Forti, dove erano in esposizione oltre 50 opere che ripercorrevano tutta la sua carriera. Parlammo del rinascimento italiano, in particolare di Giotto e Mantegna”.
Da una sua idea è nato il film “Il Console” annunciato a Venezia con un evento esclusivo durante la scorsa Mostra del Cinema. “Nel 2022 a Venezia ho conosciuto per serendipità, cioè cercavo una persona e ne ho incontrata un’altra, Luciano Silighini Garagnani Lambertini, regista e produttore, con il quale è nato un rapporto di amicizia e sodalizio intellettuale. Ha apprezzato la mia idea è ha sviluppato il film attualmente sul set. E’ una coproduzione internazionale che viene girata tra Lombardia, Venezia e Svizzera. Protagonista della pellicola l’attrice Antonella Salvucci che ora è a Los Angeles”.
A proposito di progetti, quali saranno le iniziative dell’U.C.O.I. per il prossimo futuro? “Per ora posso annunciare che prevediamo di fare un evento con Assocamerestero a giugno a Venezia. Ma solo dopo il nostro convegno del 12 aprile al Ministero degli Esteri si delineeranno le prospettive concrete future”.
E’ di circa un mese fa la firma di un Memorandum d’intesa con Assocamerestero per supportare la presenza italiana nel mondo. “Sì, UCOI, UCOIM, Assocamerestero, l’Associazione delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) e Unioncamere hanno siglato un Memorandum d’intesa per supportare e valorizzare sempre più la presenza italiana nel mondo. Accomunati da un tradizionale e costante impegno nel fornire assistenza e supporto ai nostri connazionali e alle imprese italiane sui mercati esteri, UCOI-UCOIM e Assocamerestero, con questo accordo, aprono la strada alla realizzazione di iniziative e progetti congiunti in materia consolare, sociale, di promozione commerciale e culturale e di formazione. Più 570 i Consoli Onorari in Italia e oltre 370 Consoli Onorari d’Italia all’estero, in maniera più strutturata, collaboreranno con le 86 CCIE associate ad Assocamerestero per assistere i cittadini italiani nel mondo e favorire l’internazionalizzazione delle imprese e la promozione del Made in Italy nei 63 Paesi in cui operano. L’accordo sarà immediatamente reso operativo grazie al coordinamento mio per U.C.O.I. e dei rappresentanti dei rispettivi organismi: Domenico Mauriello, Segretario Generale di Assocamerestero, e Oya Izmirli, Presidente UCOIM.
Quali sono le sue aspirazioni per il futuro? “Mi piacerebbe collaborare con una Fondazione internazionale nell’ambito della Cultura, Arte, ma non escluderei anche la possibilità di mettermi a disposizione per la mia Nazione in un contesto all’estero, appunto per tenere saldi i ponti culturali, economici, per esempio in una grande azienda internazionale o una istituzione come un Istituto Italiano di Cultura”.